Paradiso,: poema di DanteSi vende alla continuazione della Raccolta di Cazin, ... Nella stamperia di C.A.I. Jacob, 1787 - 233 pages |
What people are saying - Write a review
We haven't found any reviews in the usual places.
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcun amor ARGOMENTO aspetto assai beato Beatrice bella buon Canto cerchio certo ch'a ch'è ch'i che'l che'n chiaro Christo ciascun ciel color colui com'io cominciò contenta convien corpo corte creata credi Dante degno dico dimandar disio diverse divina dolce donna dubbio esso eterna fece fede fiamma figlio fior foco forte gente giro giusto grado gran gratia guarda Indi l'altro l'amor L'anima l'ultima l'un lascia letitia lieta luce lume Luna maggior Maria mente mira mondo monte mortal mosse move natura nome nulla occhi ond'i padre pare parlar parole pensa pensier piacer poco Poeta porta Poscia pria principio punto quei quinci quivi raggio ragion regno riso rota salute santo sarà segno segue senti sommo spera spirito stella terra torna tosto tratto trova tutto'l vede veder veggio venia venne vero vidi virtù viso vista viva voglia vole volte
Popular passages
Page 209 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Page 229 - Così la neve al sol si disigilla; così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla. O somma luce che tanto ti levi da...
Page 215 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 134 - 1 mondo alluma dell'emisperio nostro sì discende, che '1 giorno d'ogne parte si consuma, lo ciel, che sol di lui prima s'accende, subitamente si rifa parvente per molte luci, in che una risplende; e questo atto del ciel mi venne a mente, come '1 segno del mondo e de...
Page 94 - Crescer l' ardor che di quella s' accende, Crescer lo raggio che da esso viene. Ma sì come carbon che fiamma rende , E per vivo candor quella soverchia, Sì che la sua parvenza si difende; Così questo fulgor che già ne cerchia , Fia vinto in apparenza dalla carne Che tutto dì la terra ricoperchia: Nè potrà tanta luce affaticarne, Che gli organi del corpo saran forti A tutto ciò che potrà dilettarne.
Page 208 - L' alto disio che mo t' infiamma ed urge D'aver notizia di ciò che tu vei, Tanto mi piace più quanto più turge. Ma di quest'acqua convien che tu bei, Prima che tanta sete in te si sazii. Cosi mi disse il sol degli occhi miei. Anche soggiunse: II fiume, e li topazii Ch...
Page 50 - SOLEA creder lo mondo in suo periclo Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse, volta nel terzo epiciclo ; Per che non pure a lei facean onore Di sacrificio e di votivo grido Le genti antiche nell' antico errore ; Ma Dione onoravano e Cupido, Quella per madre sua, questo per figlio, E dicean ch' ei sedette in grembo a Dido ; E da costei, ond...
Page 46 - La divina bontà, che da se sperne ogni livore, ardendo in se, sfavilla si che dispiega le bellezze etterne. 66 Ció che da lei sanza mezzo distilla non ha poi fine, perché non si move la sua imprenta quand
Page 163 - Vid' io uscire un fuoco sì felice, Che nullo vi lasciò di più chiarezza; E tre fiate intorno di Beatrice Si volse con un canto tanto divo, Che la mia fantasia noi mi ridice: Però salta la penna, e non lo scrivo; Che l' immaginar nostro a cotai pieghe , Non che '1 parlare, è troppo color vivo.
Page 24 - Timeo de l'anime argomenta non è simile a ciò che qui si vede, però che, come dice, par che senta. Dice che l'alma a la sua stella riede, credendo quella quindi esser decisa quando natura per forma la diede...