Ispirazione e arte o lo scrittore educato dalla società e educatore: Studi

Front Cover
F. Le Monnier, 1858 - 563 pages
 

Selected pages

Contents

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 561 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 411 - Quel dolce pome che per tanti rami cercando va la cura de' mortali, oggi porrà in pace le tue fami ». Virgilio inverso me queste cotali parole usò; e mai non furo strenne che fosser di piacere a queste iguali.
Page 371 - II n'ya point, à proprement parler, de personnages historiques en poésie ; seulement, quand le poète veut représenter le monde qu'il a conçu, il fait à certains individus qu'il rencontre dans l'histoire l'honneur de leur emprunter leurs noms pour les appliquer aux êtres de sa création.
Page 559 - Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa, e col petto, e co' piedi, Troncandosi co
Page 349 - LA molta gente e le diverse piaghe Avean le luci mie sì inebriate, Che dello stare a piangere eran vaghe. Ma Virgilio mi disse : Che pur guate ? Perchè la vista tua pur si soffolge & Laggiù tra l' ombre triste smozzicate ? Tu non hai fatto sì all
Page 556 - Qual è quel cane che abbaiando agugna, E si racqueta poi che il pasto morde, Che solo a divorarlo intende e pugna; Cotai si fecer quelle facce lorde Dello demonio Cerbero che introna L' anime sì, ch
Page 335 - Le benedette soglie? O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d'un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.
Page 414 - Nolite timere: ecce enim evangelizo vobis gaudium magnum, quod erit omni populo: 15 quia natus est vobis hodie Salvator, qui est Christus Dominus, in civitate David.
Page 316 - La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone ; A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, ne degl'imi E de' grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.
Page 355 - L'allegrezza non è questa Di che i giusti son giocondi; Ma pacata in suo contegno Ma celeste, come segno Della gioia che verrà. O beati! a lor più bello Spunta il sol de' giorni santi; Ma che fia di chi rubello Torse, ahi stolto!

Bibliographic information