Parnaso italiano: Alamanni, Ruccellai, Tansillo, Baldi, Diadascalici del secolo XVIA. Zatta e figli, 1786 |
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affai Alam albergo allor altrui Apollo appreffo aprica Aquilon arbor armenti Ascreo baffo bafta BERNARDINO BALDI biade bifolco Borea buon cafte caggia caldo ch'a ch'è che'l cibo ciel colli cultor d'effi defio dolce effer erbe Favonio fian ficuro fien fignor fiori foffe freddo frondi frutti ftagion ftan fteffo ftelle fuggir giel giorno GIOVANNI RUCELLAI graffo gran gregge Guardi gufto infieme intorno l'aja l'albergo l'alma l'altro l'api l'erbe l'onde l'opra l'ulivo l'umor laffe largo lieto liquor loco lunge medesmo mele miglior mille moftra monti Nettuno noftro odor paffo paftor penfier piagge piante picciol piè pigro pioggia poffa ponno poscia preffo prenda puote quafi quefto queſto rami refti saffi sapor scalda se'l secco seggio seme sementa soave sovente soverchio speffo talor tempefta terra terren tofto trifto truove uliva umor veder vefte veggia verde verno vicin vigne villan voftro vomero vuol
Popular passages
Page 297 - Cosi caldo com' era appresso al foco, Provido ad altro attese ; e vólto il piede Là V egli larga pietra eretta avea, Sotto una grande e tortuosa vite, Che copria con le fronde un vicin fonte, D' un panno la coperse, in guisa bianco Che l'odor del bucato ancor serbava.
Page 56 - E la forza e gì' inganni ai levi augelli, Di rapaci falcon , di visco e ragne ; E 1' annodate reti ai muti pesci : Fu ritrovato il ferro ; e lungo tempo Venne ad util d'altrui; poi tosto crebbe II desir di regnar, l
Page 146 - 1 soffiar del vento a quelle vieta Portar, dalla pastura all'umil case, S II dolce cibo e la celeste manna. Né buono è dove pecorella pasca, O l'importuna capra, e...
Page 35 - Non trovi fuor chi le novelle apporte Di mille ai tuoi desir contrari effetti; Né, camminando o stando, a te conviene All' altrui satisfar più ch
Page 38 - Ove ha il nido più bel Palla e Pomona; Se non vedrà quei cetri, lauri e mirti, Che del Partenopeo veston le piagge; Se del Benaco e di mill' altri insieme Non saprà qui trovar le rive e l
Page 296 - I bianco e molle corpo Cominciò a diventar pallido e duro; Aggiunse forza a l'opra, e con la destra A la sinistra man porgendo aita, Per lo fondo del vaso il legno intorno Fece volar con più veloci giri...
Page 294 - Oriente o torbido o sereno, Mirollo, e poi che senza nubi il vide, Prendendo augurio di felice giorno, Tornò là 've ad un chiodo arida scorza Pendea di vota zucca, il cui capace Ventre fatta s...
Page 147 - ... crudi figli. Ma surgano ivi appresso chiari fonti, o pelaghetti con erboso fondo, o corran chiari e tremolanti rivi, nutrendo gigli e violette e rose, che 'n premio de l'umor ricevono ombra da i fiori, ei fior cadendo infioran anco grati la madre e '1 liquido ruscello.