Il rinascimento in Italia: l'era dei tiranniRoux e Viarengo, 1900 - 522 pages |
Common terms and phrases
alcuna Alessandro Alfonso arti capitani cardinale Carlo VIII Cesare Borgia ch'egli Chiesa ciascuna città cittadini coltura Comines comune Consiglio contese corte costituzione cristianesimo Cronaca d'Italia dice diè Dino Compagni Discorsi dispotismo duca duca di Milano ebbe Epperò erano famiglia fece fede Ferdinando Ferrara figliuolo filosofia Fiorentini Firenze forza Francesco Francesco Sforza Francia frate furon furono Giampaolo Baglioni Gian Galeazzo Gian Galeazzo Visconti Giovanni Giuliano della Rovere Giulio gl'Italiani governo Guelfi guerra Guicciardini intorno Italia italiana leggi Leone libertà Lodovico Sforza Longobardi Lorenzo Luigi XII Machiavelli maggiore medesimo Medici medio evo mente Milano morale mori morte Napoli nazione Niccolò nobili novello nuovo pagg Papa papale passo periodo politica Pontefice popolo potenza potere prediche principi propria ragione regno repubblica Rinascimento romana rovina Savonarola secolo Sforza signoria Sisto spagnuola spirito storia storici tiranni Trad trattato uomini Varchi Vedi Venezia Vettori Villani Visconti vizi zione
Popular passages
Page 261 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono; e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia; sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi trasferisco in loro.
Page 283 - E chi diviene padrone di una città consueta a vivere libera, e non la disfaccia , aspetti di essere disfatto da quella...
Page 262 - Medici mi cominciassino adoperare, se dovessino cominciare a farmi voltolare un sasso; perché se io poi non me li guadagnassi, io mi dorrei di me: e per questa cosa...
Page 247 - ... male ; e certo è interesse della città che in qualunque tempo gli uomini da bene abbino autorità. E ancora che gli ignoranti e passionati di Firenze l'abbino sempre intesa altrimenti, si accorgerebbono quanto pestifero sarebbe el governo de...
Page 302 - ... sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime. Quali porte se gli serrerebbero?
Page 261 - Giuliano e" non fussi, non che altro, letto, e che questo Ardinghelli si facessi honore di questa ultima mia fatica. Il darlo mi faceva la necessità che mi caccia, perché io mi logoro, e lungo tempo non posso stare così che io non diventi per povertà contennendo.
Page 260 - Venuta la sera, mi ritorno in casa ed entro nel mio scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango...
Page 296 - ... charged them never to do outrageousity nor murder, and always to flee treason; also, by no means to be cruel, but to give mercy unto him that asketh mercy, upon pain of forfeiture of their worship and lordship of King Arthur for evermore; and always to do ladies, damosels, and gentlewomen succour, upon pain of death.
Page 353 - La quale religione se ne' principi della republica cristiana si fusse mantenuta secondo che dal datore d'essa ne fu ordinato, sarebbero gli stati e le repubbliche cristiane più unite, più felici assai che le non sono.
Page 353 - Io non so a chi dispiaccia più che a me la ambizione, la avarizia e la mollizie de' preti: sì perché ognuno di questi vizi in sé è odioso, sì perché ciascuno e tutti insieme si convengono poco a chi fa professione di vita dependente da Dio, e ancora perché sono vizi sì contrari che non possono stare insieme se non in uno subietto molto strano.