Opere scelte di Ugo Foscolo... |
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pp.282-331 Ragguaglio di un'adunanza dei Pitagorici
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VOL. UNICO
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Opere Scelte di Ugo Foscolo: Ultime Lettere di Jacopo Ortis; Orazione a ... Ugo Foscolo No preview available - 2017 |
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Popular passages
Page 312 - Sole; e tutti l'ultimo sospiro mandano i petti alla fuggente luce. Le fontane versando acque lustrali amaranti educavano e viole su la funebre zolla; e chi sedea a libar latte ea raccontar sue pene ai cari estinti, una fragranza intorno sentia qual d'aura de' beati Elisi. Pietosa insania che fa cari gli orti de...
Page 95 - ... la libertà e la gloria degli avi, le quali quanto più splendono tanto più scoprono la nostra abbietta schiavitù. Mentre invochiamo quelle ombre magnanime, i nostri nemici calpestano i loro sepolcri. E verrà forse giorno che noi perdendo e le sostanze e l'intelletto e la voce, sarem fatti simili agli schiavi domestici degli antichi, o trafficati come i miseri negri, e vedremo i nostri padroni schiudere le tombe e disseppellire e disperdere al vento le ceneri di que...
Page 310 - ... e l'estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall'insultar de...
Page 203 - L'uomo non sa di vivere, non pensa, non ragiona, non calcola se non perché sente; non sente continuamente se non perché immagina; e non può né sentire, né immaginare senza passioni, illusioni ed errori. La filosofia non cambia che l'oggetto delle passioni; e il piacere e il dolore sono i minimi termini d'ogni ragionamento.
Page 111 - ... stessa, non può conoscersi mai. Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazi dell'universo che mi circondano. Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio incomprensibile...
Page 311 - Forse tu fra' plebei tumuli guardi, vagolando, ove dorma il sacro capo del tuo Parini ? A lui non ombre pose tra le sue mura la città, lasciva d'evirati cantori allettatrice, non pietra, non parola; e forse l'ossa col mozzo capo gl'insanguina il ladro che lasciò sul patibolo i delitti.
Page 79 - Ma poniamo che tu, superando e la prepotenza degli stranieri e la malignità de' tuoi concittadini e la corruzione de' tempi, potessi aspirare al tuo intento, di' ? spargerai tutto il sangue col quale conviene nutrire una nascente repubblica? arderai le tue case con le faci della guerra civile ? unirai col terrore i partiti? spegnerai con la morte le opinioni? adeguerai con le stragi le fortune? Ma se tu cadi tra via, vediti esecrato dagli uni come demagogo, dagli altri come tiranno. Gli amori della...
Page 311 - L'upupa, e svolazzar su per le croci Sparse per la funerea campagna, E l'immonda accusar col luttuoso Singulto i rai di che son pie le stelle Alle obliate sepolture.
Page 193 - ... crea le deità del bello, del vero, del giusto, e le adora; crea le grazie, e le accarezza; elude le leggi della morte, e la interroga e interpreta il suo freddo silenzio...
Page 40 - ... loro cumuli coperti di erba dormono gli antichi padri della villa : — Abbiate pace, o nude reliquie: la materia è tornata alla materia; nulla scema, nulla cresce, nulla si perde quaggiù; tutto si trasforma e si riproduce — umana sorte!