La divina commedia, col com. del p. P. Venturi. 3 tom, Volume 31819 |
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allude altra amore Angeli anime Apostoli Aragona ARGOMENTO assai avea beati Spiriti Beatrice buon Cacciaguida canto carità Carlo Martello celesti ch'è ch'io ciascun cielo cielo della luna colla colui Comentatori convien corpo creati creature Cristo Daniello Dante dendo dice dimanda disio diversa divina dolce donna empireo essendo esso eterno faville fece fede Fetonte figliuolo gente Ghibellini giro giustizia gloria grado grazia Guelfi Inferno intende interpetrazione istesso l'altro l'anima l'aquila Land letizia limosine luce lume luna maggior maraviglia Maria Marte medesimo mente mezzo Mondo mortali muove natura occhi Orsa minore Ovid padre Paradiso parlare parole peccato Perocchè pianeta Piccarda Pietro Platone poco Poeta Poscia pria puote pure Purgatorio quei quinci quivi raggio ragione Rifeo ruota salute sanza segno sfera specchio spiega Spirito Santo splendore stella terra tosto veder vedere veggio Vellutello vidi virtù vista vizj voglia vuol dire
Popular passages
Page 146 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Page 50 - Giudeo tra voi di voi non rida. Non fate come agnel che lascia il latte Della sua madre, e semplice e lascivo Seco medesmo a suo piacer combatte. Così Beatrice a me, com' io scrivo; 85 Poi si rivolse tutta disiante A quella parte ove il mondo è più vivo.
Page 47 - Io veggio ben sì come già resplende ne l'intelletto tuo l'eterna luce, che, vista, sola e sempre amore accende; e s'altra cosa vostro amor seduce, non è se non di quella alcun vestigio mal conosciuto, che quivi traluce. Tu vuo...
Page 47 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch' ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
Page 188 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Page 49 - Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento. Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte, Sì che il Giudeo tra voi di voi non rida.
Page 212 - Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latébra, Che t' ascondeva la giustizia viva, Di che facei quistion cotanto crebra, Chè tu dicevi : Un uom nasce alla riva Dell...
Page 250 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti...
Page 118 - Ma perch'io non proceda troppo chiuso, Francesco e Povertà per questi amanti Prendi oramai nel mio parlar diffuso. La lor concordia ei lor lieti sembianti, Amore e maraviglia e dolce sguardo Faceano esser cagion de' pensier santi ; Tanto che il venerabile Bernardo Si scalzò prima, e dietro a tanta pace Corse, e correndo gli parv