Studi danteschi ..., Volume 1A. Rossi, 1890 |
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Adamo Agostino Alessandro di Hales amore angeli anima antichi spiriti Apocalissi arbore avea beati Beatrice buon Canto Canto XI CARLO NEGRONI Celanese chè cielo colla Collatio corpo corporea corporis corpus d'Assisi dannati Dante dantesco detto Deum divina Divina Commedia dolenti Dominus eletti eorum ergo eterna Fioretti frate Giovanni fuoco gaudio Gesù Cristo Giotto giustizia gloria grida Iddio incominciò inferno innanzi ira di Dio l'anima l'uomo loco luogo Maestro dice maraviglia mediocriter mente morte mostra omnes omnia omnibus orazione pace pacem Paradiso peccati pena Pier Lombardo pœnæ Poeta dice Poverello povertà PURG Purgatorio quæ quam quod risurrezione risurrezione della carne Salesiana San Bonaventura santissima Santo Francesco sarà scritto sentenza sentire sicut Signore sopranaturale spiritus sposa stola suffragii sunt terra Tomaso TORTONA unione uomo vedere vegga vide virtù visione vitæ vivificati volgarizzamento volle XXVII XXXIII zione
Popular passages
Page 21 - Nell'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver la luna, questi ne' cor mortali è permotore, questi la terra in sé stringe e aduna.
Page 17 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria. Io credo, per l'acume ch'io soffersi del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito, se li occhi miei da lui fossero aversi.
Page 51 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S...
Page 142 - O somma Sapienza, quanta è l'arte che mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, e quanto giusto tua virtù comparte!
Page 124 - Che ben mostrar disio de' corpi morti: Forse non pur per lor , ma per le mamme, Per li padri, e per gli altri che fur cari, Anzi che fosser sempiterne fiamme. Ed ecco intorno di chiarezza pari Nascer un lustro sopra quel che v' era, A guisa d
Page 155 - Esce di mano a lui che la vagheggia prima che sia, a guisa di fanciulla che piangendo e ridendo pargoleggia, l'anima semplicetta che sa nulla, salvo che, mossa da lieto fattore, volentier torna a ciò che la trastulla. 90 Di picciol bene in pria sente sapore; quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore.
Page 109 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Page 52 - ... al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ' U' ben s' impingua ', e là u' dissi ' Non surse il secondo '; e qui è uopo che ben si distingua. La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però ch' andasse ver lo suo -diletto la sposa di colui ch...
Page 114 - E io udi' nella luce più dia del minor cerchio una voce modesta, forse qual fu dall'angelo a Maria, risponder : 'Quanto fia lunga la festa di paradiso, tanto il nostro amore si raggerà dintorno cotal vesta. La sua chiarezza seguita l'ardore; 40 l'ardor la visione, e quella è tanta, quant' ha di grazia sovra suo valore.
Page 148 - Apri gli occhi e riguarda qual son io : Tu hai vedute cose, che possente Se' fatto a sostener lo riso mio.