La divina commedia, nuovamente emendata [by F. de Romanis].

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Page 350 - O gloriose stelle, o lume pregno Di gran virtù, dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno, Con voi nasceva, e s'ascondeva vosco Quegli ch'è padre d'ogni mortai vita, Quand'io senti...
Page 480 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa; 4. Ma 1' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, 7. Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, 10. Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo ainor sempre soggiorna.
Page 304 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 470 - L' ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce Ricominciò: Noi semo usciti fuore Del maggior corpo al ciel, ch' è pura luce: Luce intellettual piena d' amore, Amor di vero ben pien di letizia , Letizia, che trascende ogni dolzore.
Page 362 - Come a raggio di sol, che puro mei Per fratta nube, già prato di fiori Vider, coperti d...
Page 176 - Ma perch'io non proceda troppo chiuso, Francesco e Povertà per questi amanti Prendi oramai nel mio parlar diffuso. La lor concordia ei lor lieti sembianti, Amore e maraviglia e dolce sguardo Faceano esser cagion de...
Page 135 - In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.
Page 477 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni, Per la corona che già v'è su posta, Prima che tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma, che fia giù augosta, Dell'alto Arrigo, eh' a drizzare Italia Verrà in prima che ella sia disposta. La cieca cupidigia, che v'ammalia, Simili fatti v...
Page 282 - E s' io al vero son timido amico , Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico. La luce in che rideva il mio tesoro Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d' oro ; Indi rispose : coscienza fusca O della propria o dell...
Page 4 - Tanto, che l' ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti. Venir vedrami al tuo diletto legno , E coronarmi allor di quelle foglie . Che la materia e tu mi farai degno. Sì rade volte , Padre , se ne coglie , Per trionfare o Cesare o Poeta, ( Colpa e vergogna dell...

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