La divina commedia, Volume 1

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dallo Stabilimento Civelli, 1865
 

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Page 63 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 160 - Io venni in loco d' ogni luce muto, Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina ; Voltando e percotendo li molesta.
Page 75 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce che 1' uccide: Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page 78 - Ch' ella mi fa tremar le vene ei polsi. A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l...
Page 111 - Di caritade, e giuso, intra i mortali, Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande, e tanto vali, Che qual vuoi grazia, ea te non ricorre, Sua disianza vuoi volar senz'ali.
Page 110 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Così è germinato questo fiore. Qui sei a noi meridiana face Di caritade, e giuso, intra i mortali, Se
Page 79 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca, Del sangue e della puzza, onde il perverso, Che cadde di quassù, laggiù si placa. Di quel color, che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 215 - Alma sdegnosa, Benedetta colei che in te s'incinse! Quei fu al mondo persona orgogliosa ; Bontà non è che sua memoria fregi : Così s' è l'ombra sua qui furiosa. Quanti si tengon or lassù gran regi, Che qui staranno come porci in brago, Di sé lasciando orribili dispregi ! Ed io : Maestro, molto sarei vago Di vederlo attuffare in questa broda, Prima che noi uscissimo del lago.
Page 206 - Quest' è colei, ch' è tanto posta in croce Pur da color che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto e mala voce. Ma ella s' è beata, e ciò non ode: Con l'altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode.
Page 170 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso: Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.

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