Opere di Pierjacopo Martello: Versi, e prose. 1729 |
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affetti AGATONE allor Alma altrui Amanti Amarilli Amor ANTEA anzi ARCHELAO avea aver bella bocca braccia buon candida canto caro Cerchi certo ch'io Ciel colle color coſa crede crin CRISIPPO cura degno dice dire dolce Donna dono Ecco egual entro eterni EURIPIDE Fanciulla Figlio Fior forſe fronte fuggir gentil giorno Giove gran guardo intorno l'Alma l'altro lode luce lunge Madre Maeſtà mano Marino mente mirar MIRTILO Mondo morir morte Ninfa nome nulla NUTRICE occhi pace Padre pari parlar pena Petrarca piace pietà poco Poeti Porte PRAXILLA preghi pria punto quai quaſi quei queſto quì Quinci ragione SCENA ſempre ſen ſenza ſia Signor ſon ſono ſteſſo ſua ſue ſul ſuo ſuoi Terra troppo trova Vecchio vede venir Vergine vero vicino viva vola volto vuol
Popular passages
Page 208 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d' eterno consiglio: Tu se' colei, che l' umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'Amore, Per lo cui caldo, nel!' eterna pace, Così è germinato questo fiore. Qui se...
Page 115 - Tu dal porto, onde miri il mio periglio, e co' voti e co' baci in cui puoi tanto, piega a mio scampo il nuovo Padre, o figlio...
Page 115 - Vivi o tu m' impetra il bando , O riedi il Padre a consolar col riso. Tu dal porto , onde miri il mio perìglio , E co
Page 115 - E co' voti , e co' baci , in cui puoi tanto , Piega a mio fcampo il nuovo Padre, o Figlio, Ne chieder fine al pianger mio ; ma pianto , Che le colpe del cor terga col ciglio: Chiedi un dolor , che mi ti porti a canto...
Page 53 - ... veri medesimi. E i suoi seguaci, prescindendo da quattro o cinque, mi paiono di que' pittori che non sanno dipingere una figura se non tal quale la vedono, abili più a far ritratti ea copiare che ad inventare. E siccome io non invidio punto a' manieristi moderni quell'alterare che fanno il vero coll'inventare dintorni più del dovere risoluti, e muscoli e nervi che mai non fe...
Page 99 - Aleflìo il peregrin mendico. A cui gli anni cangiar Sembiante , e chioma . Ma qualche orma però del volto antico Efler potrà , che in me trovar vi faccia Lo Spofo, il Figlio, il Cittadin, I5 Amico...
Page 101 - Da' gran difagi il Vifo mio finito Mi celò agli occhi tuoi , non al tuo...
Page 78 - Ragion vuoi, che più s'ami il bello altrui, Che non parte da noi, ma a noi s'aggiunge: Meglio è far un di due, che d
Page 246 - ... e nel corso delle loro recite, più e più volte rappresentarli non sdegnerebbero. Ma piccolo essendo il numero de' nostri poeti, sgombri e leggeri di borsa, si appaghino questi del sedersi nei loro gabinetti alle nostre due favole, rappresentandosele mercé della fantasia, a se medesimi, con forse maggior piacere di quello, che da imperiti attori, i quali qua un verso storpiano là mozzano un sentimento, ascoltandole, goderebbero...
Page 215 - Ira mia , ma tu noi puoi .Ma pur anche il duol mi fgombni Quel penfar, chealmenlo vuoi* Dove T aria intorno ingombra La Ruina alta di Tito, Pecorelle ali...