XII. SETTEMBRE MD C C C X X. PIO VI. SANTISS. E GLORIOSISS. PAPA FELICEMENTE IMPRESSO NELLE CASE DEI FANTONI PROPONIBILI AL CODICE nell' inferNO 4. che del pel maculato era coverta : 13. che del bel monte il cort' andar ti tolse. 27. Così discesi del Cerchio primajo 61. cotanto ancor ne splende il sommo Duce. 87. qual chessi fosse, lo Maestro fèlli. 117. ciascun tra 'l mento, e 'l principio del casso. et poi che si chiamaro, attesi come. 152. di quel soverchio fe' naso a la faccia ; 178. Et l'Aretin, che rimase tremando, 218. tractando l'aere con l'eterne penne; 223. et come sare' io senza lui corso ? 234. Prima convien, che tanto 'l Ciel m' aggiri 250. che Molta in Albia, et Albia in Mar ne porta : 337. Et quei, cànno a Giustitia lor disiro 349. che non farebbe, per l'altrui cagione. 351. se nel mi mormorar prendesti errore, 353. ne' nuvoli formati ; che, satolli, 359. compartendo la vista a quando a quando. cantando, ricevèno intra le foglie, 398. (colpa di quella, c' al Serpente crese), disfrenata saetta, quanto eràmo 409. Le sette Donne al fin d'un' ombra smorta : 104143 497- Muoversi per lo raggio, onde si lista 512. La contingentia, che fuor del quaderno Che se la voce tua sarà molesta Le parti sue vicissime et excelse, 580. et, come stella in Cielo, il ver si vide. 602. quei, ca Cristo venuto ebber li visi. |