Movimenti religiosi e sette ereticali nella società medievale italiana (secoli XI-XIV)

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Vallecchi, 1922 - 276 pages
 

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Popular passages

Page 229 - Serrano i padroni le loro botteghe, come nell'agosto del 1378 i lanaiuoli fiorentini irritati contro i Ciompi: «il popolo era arrabbiato di fame, perché le botteghe quasi stavano serrate e se stavano aperte non lavoravano e la lana non voleva far nulla...
Page 44 - ... nvidia tanto pianta, produce e spande il maladetto fiore c'ha disviate le pecore e li agni, però che fatto ha lupo del pastore. Per questo l'Evangelio ei dottor magni son derelitti, e solo ai Decretali si studia, sì che pare a
Page vii - ... quali riflessi esse mostrano delle lotte di che l'epoca è tutta piena tra proletari e borghesi, tra contadini e cittadini, tra basso ed alto clero, tra mondo feudale e mondo urbano. Non le ho conside,rate come un capitolo della storia del dogma o delle religioni, nel qual rapporto la loro importanza è scarsa, ma come un capitolo della comune storia. E solo o quasi solo limitatamente all' Italia, anzi all' Italia del nord e del centro, all
Page 237 - Avverrà < che i vermini della terra crudelissimamente divoreranno leoni e leopardi e lupi; e le merle e gli altri uccelli piccoli ingoieranno gli ghiotti uccelli rapaci. Ancora gli popolani e giente minuta uccideranno tutti tiranni e falsi traditori e disporrannogli del loro istato e grandezza con molti principi e potenti signori...
Page 58 - Ipsi autem secundum formam primitivae ecclesiae vivunt, de quibus scriptum est: multitudinis credentium erat cor unum et anima una (Actor.
Page 237 - Costantino e Silvestro ; fanno obbligo del lavoro manuale ai pastori della comunità : condannano la disuguaglianza fra gli uomini ; hanno vaghi accenti teorici ed anche qualche pratica di comunismo ; non intendono...
Page 34 - premuta sopra i solchi, dispersa per le campagne in piccoli aggregati senza moto e senza cultura », ora batte alle porte della società medievale, e vien ricercando in queste raffiche religiose ed ereticali una sua propria concezione spirituale e morale. « Ogni grande rivolgimento storico non è in fondo se non questo : l'avanzarsi di classi nuove con proprie e nuove attività pratiche, forme di ricchezza ecc., con nuovi e propri bisogni morali e spirituali e concezioni o intuizioni della vita...
Page 243 - la micidial pestilenza che serpeggia per le intime viscere della società e la riduce all'estremo pericolo di rovina...
Page vii - ... una tonalità nuova, un ritmo più gagliardo, una maggiore umanità. Comunque, un rapporto permane ; permane la misteriosa parentela tra arte e filosofia da una parte, religione dall'altra). Il mio compito non è stato, naturalmente, di perseguire la vita religiosa medioevale in tutto questo suo largo irradiarsi e vario realizzarsi o ripercuotersi o risentirsi. Esso è più modesto. La prima e maggior parte del volume è volta ad esaminare in mezzo a quali condizioni della società specialmente...
Page 237 - Ancora gli popolani e giente minuta uccideranno tutti tiranni e falsi traditori e disporrannogli dèi loro istatp e grandezza con molti principi e potenti signori.... E le Chiese fieno al tutto dispogliate di tutti suoi beni temporagli.... ». Così riferisce il Diario dell'Anonimo fiorentino. Per cui giustamente il Rodolico, nel suo bel libro su La democrazia fiorentina nel suo tramonto, vede qualche rapporto tra il tumulto dei Ciompi e le profezie diffuse nel '300, alcune delle quali, radicate...

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