Della lingua toscana, Volume 2Società tipografica de' classici italiani, 1807 - 340 pages |
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Abbi Abbia abbiamo ablativo accenna accidenti adunque alcuni altra altre amato appresso articolo avanti Aveste avverbio Boccaccio Buommattei Vol buon Canz Capi Capete caso ch'e chè ciascuno colla colui composti congiunzione conjugazione consonante cotesto Dante Declinazion declinazione dendo detto dice dicesse differenza dire distinta dittongo donna Ecco esempio essendo esso femmina femminile figliuolo forza Futuro genitivo gerundio Imperativo Impersonali indeclinabile Introd l'altro l'articolo Latini lingua lingua Latina Longobardi luogo maniera maschile Masetto medesi medesimo Mugnone neutro niuno nome aggiuntivo numero Ottativo parla parole particella participio Passato Indeterminato persona Plur plurale poco possa posson potrà Presente Imperfetto pronome proposizione quan quivi ragione rebbe regola riceve Ripieno sarà sarebbe scrittori scrive segg segnacaso serve sieno significa sillaba simili Sing singulare spezie talora Tema Senta terza tivo Toscana Trattato trova vede veggiamo verbo Anomalo vicecaso vocale vocativo voci voglia volte zione
Popular passages
Page 31 - Et infinite volte avvenne che, andando due preti con una croce per alcuno, si misero tre o quattro bare, da' portatori portate, di dietro a quella; e, dove un morto credevano avere i preti a seppellire, n* aveano sei o otto, e tal fiata più.
Page 4 - Ma non voglio per ciò che questo di più avanti leggere vi spaventi, quasi sempre tra' sospiri e tra le lagrime leggendo dobbiate trapassare. Questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a' camminanti una montagna aspra ed erta, presso alla quale un bellissimo piano e dilettevole sia riposto, il quale tanto più viene lor piacevole, quanto maggiore è stata del salire e dello smontare la gravezza. E sì come la estremità della allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnente...
Page 23 - Nel mezzo del quale (quello che è non men commendabile che altra cosa che vi fosse, ma molto più), era un prato di minutissima erba, e verde tanto che quasi nera parea, dipinto tutto forse di mille varietà di fiori...
Page 456 - ... e di pruni, correndo verso il luogo dove egli era, una bellissima giovane ignuda, scapigliata e tutta graffiata dalle frasche e da' pruni, piagnendo e forte gridando mercé; e oltre a questo le vide a...
Page 499 - Adunque, seguì prestamente la donna, domando io voi, messer podestà, se egli ha sempre di me preso quello che gli è bisognato e piaciuto, io che doveva fare o debbo fare di quel che gli avanza? debbolo io gittare a
Page 420 - ... usava lo straniere, pure che ad esse s' avvenisse, come l' avrebbe il proprio signore usate: e, con tutto questo proponimento bestiale, sempre gl' infermi fuggivano a lor potere. Et in tanta afflizione e miseria della nostra città era la reverenda autorità delle leggi, così divine come umane, quasi caduta e dissoluta tutta, per li ministri...
Page 220 - ... medesimo in processo di tempo si diminuì in guisa, che sol di sé nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere, che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne...
Page 553 - Ma sprezzò gli angusti confini dell'Epopeja, perché a quell'animo eccelso non era prescritto termine. Trapassò ogni conosciuto sentiero, con l'acutezza del suo profondissimo ingegno; figurandoci dottamente la vita attiva, e la contemplativa, non per mezzo di furiosi amori, d'irragionevoli sdegni, di sanguinose battaglie, di crudeli spettacoli, di vane, e poco verisimili finzioni e chimere; ma col rappresentare que...
Page 154 - ... dire: forse ancora ne potrete guadagnar l'anima avendolo apparato, e potrete anche conoscere che, quantunque Amore i lieti palagi e le morbide camere più volentieri che le povere capanne abiti, non è egli per ciò che alcuna volta esso fra...
Page 455 - A costui, lasciandolo allo albergo, aveva frate Cipolla comandato che ben guardasse che alcuna persona non toccasse le cose sue, e spezialmente le sue bisaccie, per ciò che in quelle erano le cose sacre.