Gli affetti domestici e l'ideale femminile nella Divina commedia: conferenza letta alle alunne della Scuola Normale Femminile Pareggiata "Maria Teresa" nel R. Istituto delle Rosine in Saluzzo pel VI centenario della "Divina commedia"

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Tip. Vescovile S. Vincenzo, 1900 - 36 pages
 

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Popular passages

Page 27 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde...
Page 17 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 13 - Se per questo cieco Carcere vai per altezza d'ingegno, Mio figlio ov'è, e perché non è teco? Ed io a lui: Da me stesso non vegno: 61 Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Page 18 - Lo duca mio di subito mi prese, come la madre ch'ai remore è desta, e vede presso a sé le fiamme accese, che prende il figlio e fugge e non s'arresta, avendo più di lui che di sé cura, tanto che solo una camicia vesta; e giù dal collo de la ripa dura supin si diede a la pendente roccia, che l'un de
Page 31 - Nerli e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso ed al pennecchio. O fortunate ! e ciascuna era certa Della sua sepoltura, ed ancor nulla Era per Francia nel letto deserta. L...
Page 22 - Tant'è a Dio più cara e più diletta La vedovella mia che tanto amai, Quanto in bene operare è più soletta; Che la Barbagia di Sardigna assai Nelle femmine sue è più pudica.
Page 28 - Ciascun di quei candori in su si stese Con la sua cima sì, che l'alto affetto, Che avevano a Maria, mi fu palese. 126 Indi rimaser lì nel mio cospetto, Regina Coeli cantando sì dolce, Che mai da me non si partì il diletto.
Page 23 - La mia sorella, che tra bella e buona Non so qual fosse più , trionfa lieta Nell'alto Olimpo già di sua corona: Sì disse prima; e poi qui non si vieta Di nominar ciascun , da ch' è sì munta Nostra sembianza via per la dieta.
Page 13 - Allor surse a la vista scoperchiata un'ombra, lungo questa, infino al mento: credo che s'era in ginocchie levata.
Page 23 - Perocchè il luogo, u' fui a viver posto « Di giorno in giorno più di ben si spolpa, « E a trista ruina par disposto. » (Purg. 24. 73.) E Forese ripiglia a dire: « Or va ... chè quei che più n'ha colpa, « Vegg

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