Nuovo esperimento sulla principale allegoria della Divina commedia di Dante AllighieriTipografia Moretti, 1845 - 275 pages |
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adunque alcuna Allighieri ammaestramento amore autore avarizia beati Beatrice Bernardo Brunetto Latini buona canzone celeste Cesare chè chiesa cielo civile colla Conv Cristo Dante dell'imperatore denominati deserta piaggia dice Dio imperatore direttivo divina commedia donna gentile Empireo Eunoè favola figurata Filippo Scolari filosofia divina filosofia morale fuggito ghibellini Giovanni Marchetti GIOVANNI PONTA grifone guelfi guida illuminato Imperciocchè imperiale inferno intelletto l'allegoria l'autorità l'imperatore l'uomo lettera letterale luce lupa medesimo mente miseria mistico monarca universale Monarchia lib mondo monte niuna obbedienza opere papa Parad paradiso terrestre passim pastori patria perfezione poema sacro poeta pratica delle virtù Principii di Dante pure Purg purgatorio quod raggi della filosofia ragione regno sapienza scrittura segg seguire selva senso allegorico sentenza sette significato sino società sommo Spirito Santo spirituale stelle THEODORE W trat tratto umana uomini vedere veltro verità vero vetta vicari villa in villa Virgilio virtù morali vizio
Popular passages
Page 78 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 83 - Ciò che non muore e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella Idea Che partorisce, amando, il nostro Sire; Chè quella viva Luce che si mea 55 Dal suo Lucente, che non si disuna Da lui, nè dall...
Page 45 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di là mane , e di qua sera Tal foce quasi, e tutto era là bianco Quello emisperio , e 1...
Page 75 - Ciò che non muore, e ciò che può morire, Non è se non splender di quella idea Che partorisce, amando, il nostro Sire. 19. Che quella viva Luce che sì mea Dal suo Lucente, che non si disuna Da lui, né dall' Amor che 'n lor s
Page 8 - Santo si dovesse potere comporre quella opera; concludendo che a lui parea che quello libro di Monarchia si dovesse e potesse bene intitolare a Dante, ma la Commedia piuttosto allo Spirito Santo che a Dante ; soggiungendo ancora e dicendomi — Tu pari vago e intendente di questa sua Commedia : come intendi tu tre versi che pone nel Purgatorio, dove pone che messer Guido da Lucca (1) domandi se quivi era...
Page 29 - Vera3o mente li teologi questo senso prendono altrimenti, che li poeti; ma perocchè mia intenzione è qui lo modo delli poeti seguitare, prenderò il senso allegorico secondo che per li poeti è usato.
Page 29 - ... lo savio uomo con lo strumento de la sua voce fa[r]ia mansuescere e umiliare li crudeli cuori, e fa[r]ia muovere a la sua volontade coloro che non hanno vita di scienza e d'arte : e coloro che non hanno vita ragionevole alcuna sono quasi come pietre.
Page 16 - Io ritornai dalla santissim' onda Rifatto sì, come piante novelle Rinnovellate di novella fronda, Puro e disposto a salire alle stelle.
Page 12 - Tu m'hai di servo tratto a liberiate per tutte quelle vie, per tutti i modi che di ciò fare avei la potestate. La tua magnificenza in me custodi sì, che l'anima mia, che fatta hai sana, piacente a te dal corpo si disnodi.
Page 50 - Vieni a veder la gente quanto s' ama : E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. E se lecito m' è, o sommo Giove Che fosti in terra per noi crocifisso, Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? O è preparazion, che nell' abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene In tutto dall