Commedia di Dante Allighieri, preceduta dalla vita e da studi preparatori illustrativi, esposta e commentata da Antonio Lubin

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L. Penada, 1881 - 932 pages
 

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Page 209 - Tu se' lo mio maestro e il mio autore: tu se' solo colui, da cui io tolsi lo bello stile, che m
Page 302 - Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che '1 parlar nostro ch'a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio. Qual è colui che sommando vede, che dopo il sogno la passione impressa rimane, e l'altro alla mente non riede, cotal son io, che quasi tutta cessa mia visione, ed ancor mi distilla nel core il dolce che nacque da essa. Così la neve al sol si disigilla; così al vento nelle foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla. O somma luce che tanto ti levi da...
Page 431 - A noi venia la creatura bella, Bianco vestita, e nella faccia, quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l* ale : Disse : Venite : qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.
Page 531 - Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno toglieva gli animai, che sono in terra, dalle fatiche loro; ed io sol uno m'apparecchiava a sostener la guerra si del cammino e si della pietate, che ritrarrà la mente, che non erra. O Muse, o alto ingegno, or m'aiutate: O mente, che scrivesti ciò eh' io vidi, qui si parrà la tua nobilitate.
Page 277 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave , 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi anime prave: Non isperate mai veder lo cielo. 85 I' vegno per menarvi all' altra riva , Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Page 335 - n su' vermigli ed in su' gialli Fioretti verso me, non altrimenti Che vergine che gli occhi onesti avvalli: E fece i prieghi miei esser contenti, Sì appressando sé, che il dolce suono Veniva a me co
Page 258 - Lume è lassù, che visibile face Lo creatore a quella creatura Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 221 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Page 419 - Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch'eternalmente ,è dato lor per lutto, Io dico d'Aristotelé e di Piato, E di molti altri.
Page 153 - Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov

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