Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti

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Page 203 - Non attendi lo scontro? Allor saprai Di qual prode guerrier t'usurpi e godi La florida consorte: né la cetra Ti varrà né il favor di Citerea, Né il vago aspetto, né la molle chioma, Quando cadrai riverso nella polve. Oh fosser meno paurosi i Teucri! Ché tu n'andresti già, premio al mal fatto, D'un guarnello di sassi rivestito. Ed il vago a rincontro: Ettore, il veggo, A ragion mi rampogni, ed io t
Page 99 - Feleo con la nascita d'Achille, e la guerra Tebana dei sette re, e il ratto d'Elena, e la distruzione di Troja, ei vari casi d'Enea, e l'origine di molte città italiane.
Page 259 - Io non so mai saziarmi di rivederli; e benché il mio soggiorno in questa capitale abbia ad essere brevissimo, tutti i momenti che posso li consacro a contemplare queste famose reliquie dell'arte antica.
Page 281 - K noi -lo preghiamo a usare sempre così il nobilissimo ingegno suo: perché la poesia è opera celeste, e fatta non per gradire alle orecchie de...
Page 31 - L' eccitamento morboso , egli disse , e l'accresciuto movimento che ne risulta, stanno in ragione dello stimolo applicato , e diminuiscono al diminuire di questo. Ma quando una infiammazione acuta o cronica si accenda , ogni dipendenza è cessata tra l'effetto e la causa, e non vale più correzione ed ammenda a togliere i danni, che ad un eccesso di vino , per esempio , di calore, o di esercizio succedettero: non vai più l'azione contraria di rimedj antiflogistici o controslimolanti a togliere sollecitamente...
Page 147 - Contentano sul morbo petecchiale dell'anno 1817, con alcuni cenni sui contagi in genere , e sopra il principio di vita • del cav.
Page 85 - Te non poteo del tempo, ancor nudrice Te dell'arti d'Apollo il mondo ammira. Vedi qual figlio oggi additar ti lice, Di Mecenate a un tempo e degli ascrei Cultor più esperti emulator felice. Palide egli è. Con piena man gli Dei Ricchezze in lui versaro e onori e quanti Pregi ornar ponno un'alma eccelsi e bei. Chi di cetre le fila auree sonanti Più dotto a ricercar, chi più gradite Rime elette a temprar fia che si vanti ? Voi che sovente...
Page 245 - E questo rito poi sia castamente Da. te servato, e da nepoti tuoi (i) ; Ci sembra da ultimo che anche bene il volgesse colla faccia verso 1...
Page 86 - ... gradite Rime elette a temprar fia che si vanti? Voi che sovente la sua voce udite, Campagne amene , e voi d' Arcadia al Dio Diletto albergo , ombrose selve il dite. Ed oh potessi , o selve , un giorno anch'io A lui d' appresso offrirgli in seno a voi Di grat...
Page 281 - Questa sua canzone, malgrado di qualche neo, è cosa pur grave e piena di spiriti italiani: ed anzi che da un amabile giovinetto, sembra scritta da un vecchio costumato da lungo tempo in profonde meditazioni....

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