Giornale arcadico di scienze, lettere, ed arti, Volume 3; Volume 19

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Nella Stamperia de Romanis, 1823
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Page 40 - Dea, fugge i sepolcri; e involve tutte cose l'obblio nella sua notte; e una forza operosa le affatica di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe 20 e l'estreme sembianze e le reliquie della terra e del ciel traveste il tempo.
Page 344 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 341 - Li ruscelletti che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi e non indarno; Che l' imagine lor via più m' asciuga3 Che 'l male ond' io nel volto mi discarno : La rigida giustizia che mi fruga Tragge cagion del luogo ov' io peccai A metter più li miei sospiri in fuga.
Page 340 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v
Page 245 - Quam ob rem te magno opere conlaudo, quod ei rei curam industriamque adhibes, ut verbum ex alto eruas et ad significandum adcommodes. Verum, ut initio dixi, magnum in ea re periculum est, ne minus apte aut parum dilucide aut non satis decore, ut a semidocto, conlocetur, namque multo satius est volgaribus et usitatis quam remotis et requisitis uti, si parum significet.2 4.
Page 341 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 343 - Firenze per la incostanza de' suoi reggimenti , per lo mutare e rimutare perpetuo delle leggi, delle monete, degli ufficj , de' costumi , di tutto . Il qual luogo fu stimato così pieno di verità, così lontano da ogni sospetto di malizia, che Giovanni Villani lo citò a testimonio de' suoi racconti, e ne volle confortata fino l'autorità della storia.
Page 391 - In fama non si vien, ne sotto coltre, Senza la qual chi sua vita consuma, Cotal vestigio in terra di se lascia Qual fumo in aere ed in acqua la schiuma.
Page 245 - Insperatum autem adque inopinatum verbum appello, quod praeter spem atque opinionem audientium aut legentium promitur : ita ut si subtrahas, adque eum qui legat quaerere ipsum iubeas, aut nullum aut non ita ad significando adcommodatum verbum aliud reperiat.
Page 244 - Quam ob rem rari admodum veterum scriptorum in eum laborem studiumque et periculum verba industriosius quaerendi sese commisere. Oratorum post homines natos unus omnium M. Porcius eiusque frequens sectator C.

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