Tragedie e vita di Vittorio Alfieri: volume unico

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Società Editrice Fiorentina, 1842 - 727 pages
 

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Page 507 - L'Aulide aura vomi leur flotte criminelle, Les vents, les mêmes vents, si longtemps accusés, Ne te couvriront pas de ses vaisseaux brisés?
Page 507 - J'ai su, par une longue et pénible industrie, Des plus mortels venins prévenir la furie ; Ah ! qu'il eût mieux valu , plus sage et plus heureux , Et repoussant les traits d'un amour dangereux, Ne pas laisser remplir d'ardeurs empoisonnées * Un cœur déjà glacé par le froid des années ! De ce trouble fatal par où dois-je sortir?
Page 507 - Mais, cependant, ô ciel ! ô mère infortunée ! De festons odieux ma fille couronnée Tend la gorge aux couteaux par son père apprêtés ! Calchas va dans son sang... Barbares ! arrêtez : C'est le pur sang du dieu qui lance le tonnerre... J'entends gronder la foudre, et sens trembler la terre.
Page 297 - Ah! s'io Padre non fossi, come il son, pur troppo! Di cari figli,... or la vittoria e il regno, E la vita vorrei? Precipitoso Già mi sarei fra gl'inimici ferri Scagliato io, da gran tempo: avrei già tronca Così la vita orribile, ch'io vivo. Quanti anni or son, che sul mio labro il riso Non fu visto spuntare?
Page 298 - Cingerla vuol : ma, il crederesti? David Pietoso in atto a lui si prostra, e niega Riceverla; ed accenna, e piange, e grida, Che a me sul capo ei la riponga... — Oh vista! Oh David mio! Tu dunque obbediente Ancor mi sei? Genero ancora? E figlio? E mio suddito fido? E amico?... Oh rabbia!
Page 197 - Io ti perdono, Fratello; ea me tu pur perdona... Io moro Ammirator di tua virtù... Se impreso Io non avessi a far... la patria... serva,... Impreso avrei di liberarla :... è questa D'ogni gloria... la prima... Eppur, ben veggio, Non vi ti trasse amor di gloria insano ; Ottimo cuor di cittadin ti trasse A svenare il fratello... A te la madre Io raccomando... In lui, tu madre, un vero Figliuol ravvisa,...
Page xci - Pallido in volto, più che un re sul trono: Or duro, acerbo, ora pieghevol, mite; Irato sempre, e non maligno mai; La mente e il cor meco in perpetua lite: Per lo più mesto, e talor lieto assai, Or stimandomi Achille, ed or Tersite: Uom, se
Page 312 - Squillan più forte Le trombe? Ivi si vada: a me il mio brando Basta solo. — Tu, scostati, mi lascia; Obbedisci. Là corro: ivi si alberga Morte, ch'io cerco.
Page 305 - 1 seguo ; « E il Filisteo perseguo, « E incalzo, e atterro, e sperdo : e assai ben mostro « Che due spade ha nel campo il popol nostro.
Page 579 - ... che la Natura in maggiore o minor dose concede agli uomini tutti, ed in soverchia dose agli scrittori, principalissimamente poi ai poeti, od a quelli che tali si tengono. Ed...

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