La Divina commediaG. Barbèra, 1920 - 627 pages |
Common terms and phrases
alcun allora altra amore angeli anime antichi appresso avea beati Beatrice bolgia buon Cacciaguida canto canto VII canto X canto XVI celeste cerchio ch'è ch'io chè chiama ciascun cielo colla colui conviene Convito corpo Costruisci credo Dante detto dice dietro divina Divina Commedia dolce donna Duca empireo Eneide esso eterno Eunoè fece fiamma figlio Firenze fiume fuoco gente Gerione Gesù Cristo Ghibellini giro girone grido Guelfi Inferno Intendi l'altro l'anima l'uno latino luce lume luogo Maestro maraviglia mente mezzo mondo monte morte mostra occhi omai padre Paradiso parlare parole passi peccato Perocchè poco Poeta poscia pria Purg Purgatorio quinci quivi raggio ragione san Pier Damiano santo sfera sfere celesti sommo sovra spiriti splendore Stazio stelle terra tosto umana uomo vale a dire veder Vedi veggio venire vêr verso vidi Virgilio virtù vista volge volse vuol
Popular passages
Page 33 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 57 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 57 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 93 - Non era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco. Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco, Non rami schietti, ma nodosi e involti, Non pomi v
Page 54 - Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta.
Page 563 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò 'l cappello : Perocché nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page 600 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace ; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 86 - Nota non pure in una sola parte, Come Natura lo suo corso prende Dal divino Intelletto e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, SI che vostr
Page 130 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 224 - nfinita via , Che tiene una sustanzia in tre persone . 'State contenti , umana gente , al quia : Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era partorir Maria : E disiar vedeste senza frutto Tai , che sarebbe lor disio quetato , Ch'eternamente è dato lor per lutto : I...