Tradizioni e leggende in Lombardia, Volumes 1-2Presso l'editore-librajo Francesco Colombo, 1856 |
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Adeodato alcun allora Ambrogio Donati Anselmo Apostolo arcivescovo Ariberto assai avesse avete Barnabò Visconti buon cane carità Carlo Magno casa castello ch'io chè chiama chiesa Chilperico città codesta colla cuore CURTI Dateo David il fornajo dolore donna duca Guntigi Ecclesiæ erano esclamò famiglia fanciulla figliuola Franchi Gian Galeazzo giorno Giovanna la Piccola Giulini Gorgonzola gridò Gundeberga infatti innanzi Jacopo dal Verme lagrime lasciò legge leone Lombardia Longobardi Luigi Biraghi luogo madre mamma Maria mano Marcellina Martino della Torre Medicina mente milanese Milano monaco monistero morte Napo narrato nome nuova occhi Ottaviano degli Ubaldini Ottone Visconti padre palazzo parole passato perocchè Pizzabrasa popolo Porci poscia potè povera presso quæ quod recarsi rispose Romilda Rotaldo San Barnaba San Nazzaro Sancti santo sapere secolo segugio signori spedale Squarcia stava storia Tassilone Tecla Torre Torriani tradizione tratto uomo vecchio vedere veniva venne Vittorina voleva zione
Popular passages
Page 145 - Te dalla rea progenie Degli oppressor discesa, Cui fu prodezza il numero, Cui fu ragion l'offesa, E dritto il sangue, e gloria Il non aver pietà...
Page 184 - ... antica e della presente , ci piacque di nominare media, furono ultimi frutti il secolo decimoquarto e decimosesto in Italia e in Francia, in Inghilterra e in Germania il secolo decimosettimo. Ora pare che i maravigliosi rivolgimenti del secolo decimotlavo e del presente decimonono , sieno principio ad una terza età, le cui conseguenze, visibili soltanto ai nostri posteri , scioglieranno l...
Page 117 - Stanca, foriera della tomba : incontro L'ora di Dio più non combatte questa Mia giovinezza doma ; e dolcemente Più che sperato io non avrei, dal laccio L'anima, antica nel dolor, si solve.
Page 183 - ... secolo; il quale travaglio fu certamente l'effetto di cause , che oltrepassano i confini fatali dell' intelletto umano. Dopo Carlo , nessun popolo non cangiò insino a noi la sede che si aveva scelta; e solo furono veduti i Normanni solcare l'Oceano, come quei radi lampi che solcano ancora il ciclo dopo il cessare della tempesta. I quattro secoli che intercederono fra Alarico e Carlo, furono nell' ordine politico quello che i grandi diluvii furono nell
Page 82 - ... tre quarti ; cristiana qua e là per aggiunta, ella contribuì certo molto ed a quelle stolte pretensioni di monarchia universale, ed a quelle di dispotismo civile ed ecclesiastico degli imperatori, onde sorsero poi tanti danni in tutti i secoli che siam per vedere ; mentre le legislazioni barbariche contribuirono a quella dispersione della potenza regia in potenze via via minori e poco men che assolute, onde vedremo sorgere l'ordine feudale, uno de...
Page 119 - Roma, a malgrado dell'immensità del suo sdegno, non potette cacciarli d'Italia; perchè il pretendere ciò alla fine del secolo ottavo sarebbe stato tanto assurdo , quanto sarebbe stato il pretendere al duodecimo di cacciare gli Arabi ei Normanni di Sicilia. Solamente potette operare che invece di obbedire a Desiderio eletto da loro e nato in Italia, ma nemico al pontefice, essi obbedissero a Carlo, eletto dai Franchi e nato in Germania , ma amicissimo a quello. Laonde sì conchiude primieramente,...
Page 142 - Quando fia ch' io ti riveggia? Non so, risposi lui, quant'io mi viva; Ma già non fia il tornar mio tanto tosto, Ch' io non sia col voler prima alla riva. Però che il luogo, u' fui a viver posto, Di giorno in giorno più di ben si spolpa, E a trista ruina par disposto. Or va, diss'ei, che quei che più n' ha colpa Vegg' io a coda d' una bestia tratto Verso la valle, ove mai non si scolpa.
Page 182 - Longobardi ridussero in perfetta schiavitù quegl'Italiani che conquistarono , e nominano santa e giusta e pia ogni opera che si faceva per cacciarli d'Italia ; eziandio chiamandovi i Franchi , i quali , come leggiamo in san Gregorio Turonensc , erano assai più barbari dei Longobardi.
Page 118 - Italiani , ma stranieri, o cosa tanto scempia, che quasi, anzi certamente, non merita risposta veruna. Ogni gente che va a conquistarne un' altra , salvo il caso in cui le diverse religioni e l...
Page 119 - Solamente potette operare che, in vece di obbedire a Desiderio, eletto da loro e nato in Italia, ma nemico al pontefice, essi obbedissero a Carlo, eletto dai Franchi e nato in Germania, ma amicissimo a quello. Laonde si conclude, primieramente, che se i Longobardi fossero stati veramente stranieri, la corte di Roma, cacciando Desiderio e chiamando Carlo, non avrebbe già ottenuto di cacciarli d'Italia, ma li avrebbe soltanto costretti a mutare dinastia, il quale mutamento sarebbe stato poco meno...