Luisa Strozzi: storia del secolo XVI.dalla Tipografia di N. Capurro e Comp., 1833 |
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Popular passages
Page 216 - La Notte, che tu vedi in sì dolci atti Dormire, fu da un Angelo scolpita In questo sasso: e, perché dorme, ha vita: Destala, se no 'l credi, e parleratti. A...
Page 225 - Vostro saver non ha contrasto a lei : Ella provvede , giudica , e persegue Suo regno, come il loro gli altri Dei. Le sue permutazion non hanno triegue : Necessità la fa esser veloce , Sì spesso vien chi vicenda consegue. Quest' è colei, ch' è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode , Dandole biasmo a torto, e mala voce. Ma ella s...
Page 268 - To' tre once almen di speme, Tre di fede e sei d'amore, Due di pianto , e poni insieme Tutto al foco del timore : Fa dipoi bollir tre ore; Premi, in fine, e aggiungi tanto D'umiltade e dolor, quanto Basta a far questa pazzia.
Page 269 - Michelagnolo con prestezza uno scarpello nella man manca con un poco di polvere di marmo che era sopra le tavole del ponte, e cominciato a gettare leggieri con gli scarpegli, lasciava cadere a poco a poco la polvere, né toccò il naso da quel che era.
Page 268 - Più giocondo, nè maggiore, Che per zelo e per amore Di Gesù divenir pazzo. Sempre cerca, onora ed ama Quel che il savio ha in odio tanto, Povertà, dolori e pianto II Cristian , perch' egli è pazzo . Non fu mai ec.
Page 148 - Una comparse a me, che mi confuse, Dicendo: — Chi se' tu, ch'osi chiamarmi? Dissile il nome; e lei, per straziarmi, Mi batté in volto e la bocca mi chiuse, Dicendo: — Niccoló non se', ma il Dazzo,1 Poiché legate hai le gambe ei talloni, E stai incatenalo come un pazzo.
Page 148 - Cantando sentii dire: per voi s'ora. Or vadano in malora, Purché vostra pietà ver me si voglia, Buon padre, e questi rei lacciuol ne scioglia.
Page 104 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : E ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il Veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page 147 - L'un s'incatena e l'altro si disferra Con batter toppe, chiavi e chiavistelli: Grida un altro che troppo alto é da terra.
Page 216 - E che potrò io dire della Notte, statua non rara, ma unica? Chi è quello che abbia per alcun secolo in tale arte veduto mai statue antiche o moderne così fatte? conoscendosi non solo la quiete di chi dorme, ma il dolore e la malinconia di chi perde cosa onorata e grande. Credasi pure, che questa sia quella Notte, la quale oscuri tutti coloro che per alcun tempo nella scultura e nel disegno pensavano, non dico di passarlo, ma di paragonarlo giammai.