Letture di famiglia, Volume 1

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Dalla Tip. Galileiana di M. Cellini., 1853
 

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Popular passages

Page 377 - Istoria che poco appresso alla metà del secolo sestodecimo ne compose Camillo Porzio. Però siami perdonato di non voler perdere questa occasione di pregare la gioventù italiana , per quanto ama i migliori studj , a leggere quella preziosa operetta , della quale io tengo fermamente che mai in tutto il Regno di Napoli e rare volte in Italia siasi fatta opera di storia che avesse tanta bellezza e perfezione.
Page 515 - E se il mondo sapesse il cuor ch'egli ebbe, Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Page 301 - Così scendendo dal natio suo monte non empie umile il Po l'angusta sponda, ma sempre più, quanto è più lunge al fonte, di nove forze insuperbito abbonda: sovra i rotti confini alza la fronte di tauro,2 e vincitor d'intorno inonda: e con più corna Adria respinge e pare che guerra porti e non tributo al mare.
Page 63 - Allora conobbi che non aveva altro partito che rinunziar la corona. La divina Provvidenza non ha permesso che per ora si compiesse la rigenerazione italiana. CONFIDO CHE NON SARÀ CHE DIFFERITA, e che non riesciranno inutili tanti...
Page 374 - Ma quest' effetto di suscitare sentimenti patrj molto più nasce da Tito Livio che dal Bembo non solamente per la grandezza del soggetto e del fare del primo , ma ancora pel costume molto eccessivo nell...
Page vi - Se tacessi o se negassi Ciò che confessi, non fora men nota La colpa tua; da tal Giudice sassi.
Page 63 - Il mio personale interesse non ebbe mai il menomo pe?o nella bilancia degl' interessi pubblici. Ma anche i sacrifizi hanno un limite che non si può varcare, ed è quando non a' accordano più coll'onore. Vidi giunto il momento in cui avrei dovuto tollerar cose, alle quali l'animo mio altamente ripugnava. Invidiai la sorte di Perrone e di Passalacqua, cercai la morte e non la trovai. Allora conobbi che non aveva altro partito che rinunziar la Corona.
Page 497 - Al fine del 1827 fu nominato dal governo cantonale professore di filosofia nel liceo di Lucerna. Più tardi , divenne membro del consiglio di educazione , e conservò que' due pubblici impieghi fino all'autunno del 1835, in cui ad onta di tutte le esibizioni fattegli per ritenerlo sempre nel cantone di Lucerna , tornò a Friburgo. Qui vive nella solitudine del suo convento, lontano del tutto dall'antica sua scuola , per timore di nuocerle , non volendo , in faccia al nemico; continua a dar corsi...
Page 497 - Chiamato però nel 1824 a far da superiore in un convento della sua regola a Lucerna, egli vedendosi divenuto in Friburgo occasione di discordia, se ne esiliò volenteroso per amor* della pace, e più ancora per salvare la cara sua scuola, che dalla sua sola presenza poteva esser messa in pericolo, giacché i di lui nemici non supponevano in lui più rettitudine e più generosità di quel che ne avessero eglino medesimi. Il P. Girard diede nel convento di Lucerna un nuovo corso di filosofia e di...
Page 495 - Egli aveva concepito l'idea d'insegnare ai fanciulli la lingua materna come madre dì ogni coltura intellettuale, morale e religiosa. e farne la base di tutto l'insegnamento. Tre volte egli rifuse quel vasto metodo per conformarlo ognor più al tipo ideale che aveva in mente. Questo lavoro ei lo faceva nella solitudine del chiostro, ma non mancava di metterlo a prova con i fanciulli. — Anche il modo usuale d'insegnare il calcolo fu da lui cambiato; mentre si comincia per solito dalle teorie per...

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