La divina commedia studiata nella sua genesi e interpretata.Traduzione di Stefano Jacini: pt. 1. La genesi letterariaG. Laterza & figli, 1927 |
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amore anime Antinferno artistica azione Beati Beatrice Bertran de Born bolgia Cacciaguida canto Capaneo Carlo Martello celeste cerchio ch'io chè Chiesa cielo colla comico concetto contemplazione cornice cornici del Purgatorio coscienza Cristo cuore curiosità d'ogni Dante dantesco dell'Inferno demoni dinnanzi divina Commedia dolore dramma esteriore eterna etico fantasia Farinata figlio figura Filippo Argenti fiorentino forza Francesca Gerione ghibellino giuoco guelfi Guido infernale Inferno interiore invece l'Alighieri l'amore l'anima l'Inferno l'uno lascia lettore lirica luce Lucifero mente mistica mondo morale morte mostra moto natura nuovo occhi Paradiso parla parole passo peccato peccatori pellegrino penitenti pensiero personalità Pier della Vigna poema poesia poeta poetica principio proprio pure Purgatorio racconto rappresentazione realtà regno religioso scena segg senso sente sfera sfere celesti sodomiti soltanto speranza spirito spirituale Stazio stelle stile superato terra terrena traditore Ugolino umana vedere verso viaggio viandante Virgilio virtù volontà VOSSLER zione
Popular passages
Page 53 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte : Caina attende chi a vita ci spense.
Page 163 - Era già l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo dì c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more; quand' io incominciai a render vano l'udire ea mirare una de l'alme surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 263 - ... indova; ma non eran da ciò le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne.
Page 27 - Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi ch...
Page 112 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi, mormorando, Pur come quella , cui vento affatica : Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua, che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse: Quando 90 Mi diparti...
Page 258 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Page 160 - Ahi gente che dovresti esser devota, e lasciar seder Cesare in la sella, se bene intendi ciò che Dio ti nota...
Page 53 - Noi leggiavamo un giorno per diletto di Lancialotto come amor lo strinse; soli eravamo e sanza alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Page 113 - , dissi, ' che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia de1 nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, diretro al sol, del mondo sanza gente! Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza...
Page 79 - Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non han sì aspri sterpi, né sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio hanno, Tra Cecina e Corneto, i luoghi colti.