Rivista musicale italiana, Volume 28

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Fratelli Bocca., 1921
 

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Popular passages

Page 610 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 38 - Eia Mater, fons amoris, me sentire vim doloris fac, ut tecum lugeam. Fac ut ardeat cor meum in amando Christum Deum ut sibi complaceam.
Page 575 - Era già l'ora che volge il desio Ai naviganti, e intenerisce il core Lo dì eh...
Page 600 - Per certo, se per sedere si diventa savio, niuno fu mai più savio di te.
Page 102 - ... favola; determini i personaggi da introdursi, i caratteri e le situazioni loro; immagini le decorazioni; inventi poi le sue cantilene, e commetta finalmente alla poesia di scrivere i suoi versi a seconda di quelle. E se ricusa di farlo perché di tante facoltà necessarie all'esecuzione d'un dramma non possiede che la sola scienza de...
Page 572 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Page 609 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 601 - Le minuzie de' corpi lunghe e corte, Muoversi per lo raggio, onde si lista Tal volta l' ombra che, per sua difesa, La gente con ingegno ed arte acquista. E come giga ed arpa in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno * A tal, da cui la nota non è intesa : Così da' lumi, che lì m' apparinno, S' accogliea per la Croce una melòde, Che mi rapiva senza intender l
Page 100 - I piaceri che non giungono a far impressione su la mente e sul cuore sono di corta durata, e gli uomini, come corporei, si lasciano, è vero, facilmente sorprendere dalle improvvise dilettevoli meccaniche sensazioni, ma non rinunzian per sempre alla qualità di ragionevoli.
Page 601 - Deum laudamus' mi parea udire in voce mista al dolce suono. Tale imagine a punto mi rendea cio ch'io udiva, qual prender si suole quando a cantar con organi si stea; ch'or si or no s'intendon le parole.

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