Manuale dantesco per le scuole: vita e opere di Dante : contenuto, significati sine della Divina commedia, canti e passi della Divina commedia, scelti e commentati e collegati dalla esposizione in prosa delle parti tralasciate, luoghi scelti e commentati delle opere minoriL. Trevisini, 1908 - 387 pages |
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Acheronte alcuna Alichino allora altrui amore angeli anime ANTO avari e prodighi avea avegna Barbariccia beati beatitudine Beatrice bolgia Bonifacio VIII buon Cacciaguida cammino canto canzone cerchio ch'è ch'egli ch'io chè chiama ciascun cielo colui cominciò complemento oggetto cornice corpo Cristo d'amore Dante desiderio dice dinanzi divina dolce dolore donna duca Empireo esso eterna fece fiamma figlio Firenze Flegetonte foco gente gentile Gerione ghibellini grido guarda Guido Guido Cavalcanti Guido Guinizelli Indi Inferno l'altro l'anima l'aquila l'uno lagrime latinismo loco luce lume luogo maestro mente mondo monte mortale morte mosse mostra nuovo occhi Ond'io Paradiso parea parlare parole passi peccato peccatori pena pensiero piangendo piè Pietro poco poeta prega Purgatorio quivi ragione ROSECUZIONE salire santo selva sentire sineddoche spiriti Stazio stelle terra terrestre Torraca umana vede veder venuta verso vidi Virgilio virtù viso vista vivo volgare volse zione
Popular passages
Page 243 - Ch' io fei di me quando il dolor mi vinse : Voltommi per le ripe e per lo fondo, Poi di sua preda mi coperse e cinse.
Page 154 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo...
Page 189 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 250 - Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de' suoi primi guai, E che la mente nostra peregrina Più dalla carne, e men da...
Page 314 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 209 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 259 - Da ogni creatura, com' è degno Di render grazie al tuo dolce vapore. Vegna ver noi la pace del tuo regno, Chè noi ad essa non potem da noi S' ella non vien, con tutto nostro ingegno. Come del suo voler gli angeli tuoi Fan sacrificio a te, cantando Osanna, Così facciano gli uomini de
Page 140 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Page 383 - Ma non eran da ciò le proprie penne; Se non che la mia mente fu percossa Da un fulgore in che sua voglia venne.
Page 76 - ... e d'ogni suo difetto allor sospira: fugge dinanzi a lei superbia ed ira.