Le scuole bolognese e ferrarese, e quelle di Genova e del Piemonte

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G. Remondini e figli, 1809
 

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Page 80 - La mossa coli" ombrar Veneziano , E il degno colorir di Lombardia ; Di Michelangiol la terribil via , II vero naturai di Tiziano , Di Coreggio lo stil puro e sovrano , E di un Raflael la vera simmetria; Del Tibaldi il decoro e il fondamento , Del dotto Primaticcio l'inventare, E un po...
Page 7 - E videmi e conobbemi e chiamava, Tenendo gli occhi con fatica fisi A me, che tutto chin con loro andava. 79 «Ohi» dissi lui, «non se' tu Oderisi, L' onor d' Agobbio e l' onor di quell' arte Che .alluminare' chiamata è in Parisi?» 82 «Frate», diss'egli, «più ridon le carte Che pennelleggia Franco Bolognese; L' onor è tutto or suo, e mio in parte.
Page 287 - Il suo stile tuttavia cede a pochi nella beltà delle teste , e nella vivacità de' colori , i quali durano ancora pressoché illesi . Piega anche bene ; compone ragionevolmente; sceglie le prospettive men facili; è gagliardo nelle movenze* Nel totale della pittura piuttosto che seguace di altra scuola, si diria capo di scuola nuova . Non osò tentare grandi proporzioni : nelle picciole , come in una Strage degl
Page 397 - Ben posso dire, che stando ora a capo delle cose d'Italia un nuovo Alessandro , nel cui cospetto ammutolisce la terra, non è difficile che in vigor del trasporto che mostra per queste professioni sorgano gli artefici più eminenti. COMPARTIMENTO DIQ UE STO TOMO QUINTO DELLA STORIA PITTORICA DELLA ITALIA SUPERIORE LIBRO TERZO . SCUOLA BOLOGNESE E .'..-. POCA PRIMA. Gli Antichi. ------- 7 EPOCA SECONDA. Mordere diverse dal Francia fino a
Page 109 - Veronese; da' quali attinse mille bellezze, ma con una disinvoltura da muovere a invidia i Caracci stessi. E veramente questo artefice non tanto attese a copiar bei volti, quanto a formarsi in mente una certa idea generale ed astratta della bellezza, come sappiamo aver fatto i greci; e questa modulava poi e atteggiava a suo senno. Trovo che richiesto da un suo scolare in (jfual parte del Ciclo , in quale idea fossero gli esempi di que...
Page 222 - L' ho anche cercato nel Seminario di Padova, ma non vi esiste. s«oio xiv. Procedendo al secolo quartodecimo , trovo che mentre tornava Gioito da Verona in Toscana, gli fu forza fermarsi in Ferrara, e dipingere in servigio di que' Signori Estensi in palazzo, ed in S.
Page 108 - Raffaello, e su le statue e le medaglie ei cammei antichi. Confessava egli che la Venere Medicea e la Niobe erano i suoi più graditi esemplari; e appena è mai che ne' suoi dipinti non si rivegga o Niobe stessa o alcuno de...
Page 57 - Chi osserva un'opera del Cesi, dubita talora che sia un lavoro di Guido giovane. Poco ardisce, tutto ritrae dal naturale , sceglie in ogni età belle forme , e parcamente ajutale 'con la idea; rare pieghe, attitudini misurate, tinte più leggiadre che forti. Le sue tavole a S. Jacopo ea S. Martino...
Page 126 - ... mi domanda, benché ignorantemente. Io dico che la pittura mi par più tenuta buona quanto più va verso il rilievo, et il rilievo più tenuto cattivo quanto più va verso la pittura; e però a me soleva parere che la scultura...

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