La Divine comédie de Dante, Volume 2M. Lévy frères, 1865 - 1427 pages |
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La Divine Comédie de Dante: Traduite en Vers, Tercet par Tercet, Avec le ... Dante Alighieri No preview available - 2017 |
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alcun allor alto altra altri altro âme amor ancor andar ARGUMENT DU CHANT aspetta atto avea Barbagia Béatrice buon cagion CANTO cercle ch'è char Chè ciascun Ciel Cielo ciò cœur colui cominciò Così cotal Dante dicea dietro Dieu dinanzi diss disse divine dolce doux dritta eran esprits esser esso faccia farsi fatto fece flamme front fummo fuoco gente guide Guido innanzi l'altra l'ombre lieto luce lume Maestro maggior maître mondo monte mort muover NOTES DU CHANT notte occhi ogni omai ombra ombre parole péché perchè più pleurs poco poëte Poscia presso pria può Purgatoire quale quei Quivi raggi rispose ruote saint sempre soleil sommo Sordello soudain sovra spessa Stace suso Tacco tanto tempo terre tosto tutta tutto veder verso vidi Virgile Virgilio virtù viso vista voglia vois voix volger volsi volta vuol yeux
Popular passages
Page 38 - punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei, che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei : Ma la Bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei. Se '1 Pastor di Cosenza, eh' alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia,
Page 300 - al pescator le vele? Ed egli a lui : Tu prima m'inviasti Verso Parnaso a ber nelle sue grotte, E prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti, come quei, che va di notte, Che porta il lume dietro, e se non giova Ma dopo so fa le persone dotte, Quando dicesti : Secol si
Page 318 - Sol veli. Perch' io a lui : Se ti riduci a mente, Qual fosti meco, e quale io teco fui ; Ancor fia grave il memorar presente. Di quella vita mi volse costui, Che mi va innanzi, 1* altr' ier, quando tonda Vi si mostrò la suora di colui : E '1 Sol mostrai. Costui per la profonda
Page 380 - parte oliva. Un aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte ; Non di più colpo, che soave vento : Per cui le fronde tremolando pronte Tutte quante piegavano alla parte, I"' la prim' ombra gitta il santo monte ; Non però dal lor' esser dritto sparte Tanto, che gli
Page 274 - Pilato sì crudele, Che ciò noi sazia, ma senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele. O Signor mio, quando sarò io lieto, A veder la vendetta, che nascosa Fa dolce 1' ira tua nel tuo segreto? Ciò eh' i' dicea di quell' unica Sposa Dello Spirito Santo, e che ti fece Verso me volger per alcuna chiosa;
Page 94 - Jacomo e Federigo hanno i reami : Del retaggio miglior nessun possiede. Rade volte risurge per li rami L' umana probitate : e questo vuole Quei, che la da, perché da lui si chiami. Anco al Nasuto vanno mie parole, Non men, eh' ali' altro Pier, che con lui canta Onde Puglia e Provenza già si duole.
Page 430 - Indi mi tolse, e bagnato m' offerse Dentro alla danza delle quattro belle, E ciascuna col braccio mi coperse. Noi sem qui Ninfe, e nel Ciel semo stelle : Pria che Beatrice discendesse al Mondo, Fummo ordinate a lei per sue ancelle. Menrenti agli occhi suoi : ma nel giocondo Lume, eh
Page 218 - disvia, In voi è la cagione, in voi si cheggia : Ed io te ne sarò or vera spia. Esce di mano a lui, che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo, e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla,
Page 184 - lo Ciel ten vai, Per carità ne consola, e ne ditta, Onde vieni, e chi se' : che tu ne fai Tanto maravigliar della tua grazia, Quanto vuoi cosa, che non fu più mai. Ed io : Per mezza Toscana si spazia Un fiumicel, che nasce in Falterona, E cento miglia di corso noi sazia
Page 58 - 1 Maestro, che 1' andare allenti ? Che ti fa ciò, che quivi si pispiglia ? Vien dietro a me, e lascia dir le genti : Sta come torre ferma, che non crolla Giammai la cima per soffiar de' venti : Che sempre 1