L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia: alla giurisprudenza ed alle discipline carcerarie. 1896-1897, Volume 3Fratelli Bocca, 1897 |
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abbiamo abitanti alcoolici alcuni alienati analfabeti anomalie assai assassini associazioni aumento Austria Belgio brigantaggio briganti buon camorra carcere carceri casi causa certo cifre civili classi colla condannati Corsica Corti d'Assise criminalità crimini crisi Danimarca dànno Delitto politico dell'alcool densità diminuzione donne Elmira epilessia epilettici erano famiglia fanciulli ferimenti figli Francia frequenti furti Galles genitori giorno giustizia governo grassazioni Hérault individui infanticidi infatti influenza Inghilterra invece Irlanda Italia Joly l'alcool l'influenza ladri lavoro legge libidine LOMBROSO madre maggiore manicomio Marro massimo media meridionale minimo minore minorenni morale normali numero nuovo omicidi onesti padre paesi pazzi pederastia pena penale persone popolazione poveri professioni proporzione proprietà prostitute provincie Prussia pubblica pure quota ragazzi razza reati recidivi ricchezza ricoverati riformatorio rivoluzioni Sardegna scemano Scozia scrive sesso Sicilia sociale società sopratutto Spagna specialmente specie spesso statistica stupri Svezia tendenza trovò truffatori truffe uomini Uomo delinquente Vedi violenza zione
Popular passages
Page 493 - ... impunità , è un far credere, che potendosi perdonare, le condanne non perdonate sieno piuttosto violenze della forza , che emanazioni della giustizia. Che dirassi poi quando il principe dona le grazie, cioè la pubblica sicurezza ad un particolare, e che un atto privato di non illuminata beneficenza forma un pubblico decreto d'impunità? Siano dunque inesorabili le leggi , inesorabili gli esecutori di esse ne...
Page 271 - ... venuto ad interrompere le antiche tradizioni, e rimanevano sempre gl'istrumenti per porla in opera. Rimanevano gli antichi armigeri baronali mandati a spasso, oltre a tutti gli uomini, che avevano già commesso reati, od eran pronti a commetterne, e che non potevano non essere numerosissimi in un paese dove era tradizionale la facilità ai delitti di sangue, e la inefficacia della loro repressione. Se non che adesso, i primi come i secondi, esercitavano il mestiere per proprio conto, e chi avesse...
Page 493 - ... un delinquente è una derogazione della legge; che, se la grazia è equa, la legge è cattiva; e, se la legge è buona la grazia è un attentato contro la legge...
Page 275 - Questo contadino lavora dall'alba fino al tramonto; alle 10 del mattino riposa mezz'ora e mangia un po' del suo pane. Alla sera, cessato il lavoro, il massaro mette sopra un gran fuoco, che è in fondo al camerone, una gran caldaia, in cui fa bollire dell'acqua con pochissimo sale. In questo mezzo i contadini si dispongono in fila, affettano il pane che mettono in scodelle di legno, in cui il massaro versa un po' dell'acqua salata, con qualche goccia di olio.
Page 50 - Quando la posta regia frodava sulle lettere ; quando la polizia pensava ad arrestare gli onesti patriotti, e trafficando coi ladri, lasciava libertà ad ogni eccesso nei postriboli e nell'interno delle carceri, la necessità delle cose contribuiva a proteggere nel camorrista chi poteva mandarvi un plico sicuro, salvarvi da una pugnalata nel carcere, o riscattarvi a buon prezzo un oggetto rubato, od emettervi, in piccole questioni, dei giudizi forse altrettanto equi e certo meno costosi e meno ritardati...
Page 480 - ... finito di espiare la pena. Solo nel mondo, senza parenti e senza amici , non avendo trovato, appena uscito di carcere la prima volta, ove posare il suo capo disgraziato, si era messo a dormire sotto la statua di Cosimo il vecchio.... Dopo un momento fu condotto in prigione e processato e condannato perchè trovato fuori del proprio domicilio un'ora dopo il suono delVAvemaria.
Page 509 - L'atavismo ci aiuta ancora a comprendere l'inefficacia nei reinati della pena, ed il fatto singolare che ritorna costante e periodico d'un dato numero di delitti; comechè le più grandi variazioni che abbia offerto il numero dei reati contro le persone (scrivono A. Maury e Guerry) non sorpassassero un venticinquesimo, e per quelli contro la proprietà un cinquantesimo (1). Si vede, osservava assai bene Maury, che siamo governati da leggi mute, ma che non cadono in dissuetudine mai, e che governano...
Page 321 - ... merito individuale di alcuni pochi in astuzia ed in forza muscolare, decideva solo della vittoria. Abbiamo dei questori che sono assai abili, come l'erano Ulisse ed Achille; ma non ne abbiamo nessuno però...
Page 134 - S'aggiunge al mal voler ed alla possa, Nessun riparo vi può far la gente. (Inf. XXXI). e d'un altro grande osservatore dallo sguardo felice: Chi inni sa scrive
Page 566 - ... la Russia, dove le repressioni non mancano e terribili (la morte lenta e muta nelle miniere e nei carnai della Siberia), eppure ogni repressione è seguita da nuovi e più violenti tentativi. « Non c'è, scrive uno dei più acuti nostri pensatori, G. Ferrerò (La Riforma sociale, i 894, pag.