La divina commedia, Volume 3

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Pei Fratelli Mattiuzzi, 1827
 

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Page xlvii - A noi venia la creatura bella Bianco vestita, e nella faccia quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l' ale : Disse : Venite ; qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.
Page 179 - Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Page 613 - ... hanno sì mutata lor natura li abitator de la misera valle, che par che Circe li avesse in pastura. Tra brutti porci, più degni di galle che d'altro cibo fatto in uman uso, dirizza prima il suo povero calle. Botoli trova poi, venendo giuso, ringhiosi più che non chiede lor possa, e da lor disdegnosa torce il muso. Vassi caggendo; e quant' ella più 'ngrossa, tanto più trova di can farsi lupi la maladetta e sventurata fossa.
Page 466 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, 2O4 L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Page 327 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Page 572 - Ond'ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona.
Page 448 - Poi si rivolse, e parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna; e parve di costoro quelli che vince, non colui che perde.
Page xlii - Io fui radice della mala pianta Che la terra cristiana tutta aduggia, Si che buon frutto rado se ne schianta...
Page 583 - Imperador del doloroso regno Da mezzo il petto uscia fuor della ghiaccia ; E più con un gigante io mi convegno, Che i giganti non fan con le sue braccia : Vedi oggimai quant' esser dee quel tutto, Ch' a cosi fatta parte si confaccia. S...
Page 511 - ... miei blandimenti. E come a li occhi miei si fé' più bella, così con voce più dolce e soave, ma non con questa moderna favella, dissemi: « Da quel dì che fu detto ' Ave', al parto in che mia madre, ch'è or santa, s'alleviò di me ond'era grave, al suo Leon cinquecento cinquanta e trenta fiate venne questo foco a rinfiammarsi sotto la sua pianta.

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