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Vedi oramai se tu mi puoi far lieto,
Rivelando alla mia buona Costanza
Come m'hai visto, e anco esto divieto ;
Chè qui per quei di là molto s'avanza.

142. Bar. oggimai. 144. Nid. Bar. ed anco.

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CANTO IV.

Quando per dilettanze, ovver per doglie,
Che alcuna virtù nostra comprenda,
L'anima bene ad essa si raccoglie,
Par che a nulla potenza più intenda:

E questo è contra quello error, che crede
Che un'anima sovr'altra in noi s'accenda.
E però quando s'ode cosa, o vede,

Che tenga forte a sè l'anima volta,

Vassene il tempo, e l'uom non se n'avvede: Ch'altra potenza è quella, che lo ascolta,

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E altra è quella, che ha l'anima intera: Questa è quasi legata, e quella è sciolta. Di ciò ebb'io esperienza vera

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VARIANTI

6. Bar. Nid. sopr'altra.- 10. Bar. è questa

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12. Ros. e quella

Udendo quello spirto, e ammirando;
Chè ben cinquanta gradi salito era
Lo Sole, e io non m'era accorto, quando
Venimmo dove quelle anime a una
Gridaro a noi: Qui è vostro dimando.
Maggiore aperta molte volte impruna
Con una forcatella di sue spine

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L'uom della villa, quando l'uva imbruna,

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Che non era la calla, onde saline.

Lo duca mio, e io appresso, soli,
Come da noi la schiera si partine.

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Vassi in Sanleo, e discendesi in Noli:

Montasi su Bismantova in cacume

Con esso i piè; ma qui convien ch' uom voli; 27. Dico con l'ale snelle e con le piume

Del gran desio diretro a quel condotto,
Che speranza mi dava, e facea lume.

Noi salivam per entro il sasso rotto:

E d'ogni lato ne stringea lo stremo;
E piedi e man voleva il suol di sotto.
Quando noi fummo in su l'orlo supremo
Dell'alta ripa alla scoverta piaggia,
Maestro mio, diss' io, che via faremo?
Ed egli a me: Nessun tuo passo caggia:
Pur su al monte dietro a me acquista,

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21. Pog. L'uomo di villa. 22. Cr. Nid. Bar. Ros. lo calle, 26. Ros. Cr. e in cacume. 28. Nid. Bar. Ros. ali. 30. An tald. Esperanza ne dava e facea lume. 51. Nid. solevam. Bar. salievam. Ros. saglivam per esso il sasso.—32. Ald. E d'ogni parte Bar. estremo. 34. Ros. Bar. Poichè. 55. Ros. Bar. Nid. sco

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58. Nid. Pur suso al monte.

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Fin che ne appaia alcuna scorta saggia.
Lo sommo era alto, che vincea la vista,
E la costa superba più assai,

Che da mezzo quadrante a centro lista. lo era lasso; quando io cominciai :

O dolce padre, volgiti, e rimira Com'io rimango sol, se non ristai. O figliuol, disse, insin quivi ti tira,

Additandomi un balzo poco in sue,
Che da quel lato il poggio tutto gira.
Si mi spronaron le parole sue,

Ch'io mi sforzai, carpando appresso lui,
Tanto che il cinghio sotto i piè mi fue.

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A seder ci ponemmo ivi amendui
Volti a levante, ond' eravam saliti,

Che suole a riguardar giovare altrui.

Gli occhi prima drizzai ai bassi liti,
Poscia li alzai al sole, e ammirava,
Che da sinistra n'eravam feriti.
Ben s'avvide il Poeta che io stava-
Stupido tutto al carro della luce,
Ove tra noi e Aquilone entrava.
Ond' egli a me: Se Castore e Polluce

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Fossero in compagnia di quello specchio,
Che su e giù del suo lume conduce,

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46. Ros. Nid. Figliuol mio,

disse, fin quivi. Bar. Figliuol, mi disse, insin quivi. Vat. Cr. Ald.

O figlio. 47. Nid. Bar. un poco in sue-48. Ros. tutto agira. 49. Ald. Ros. Si mi spronavan.

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50. Ros. carpendo.
Ambedui. 55. Nid. pria dirizzai.
63. Ros. Che giù e su.

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52.

58. Nid.

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Tu vedresti il Zodiaco rubecchio

Ancora all' Orse più stretto rotare,

Se non uscisse fuor del cammin vecchio.

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Come ciò sia, se il vuoi poter pensare,

Dentro raccolto immagina Sion

Con questo monte in su la terra stare,

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Si che amendue hanno un solo orizzon,
E diversi emisperi, onde la strada,
La qual non seppe carreggiar Feton,
Vedrai come a costui convien che vada

Dall' un, quando a colui dall'altro fianco,
Se lo intelletto tuo ben chiaro bada.
Certo, Maestro mio, diss' io, unquanco
Non vidi io chiaro, sì com'io discerno
Là dove mio ingegno parea manco:
Che il mezzo cerchio del moto superno,

Che si chiama Equatore in alcuna arte,

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E che sempre riman tra il Sole e il verno, 81

Per la ragion che di', quinci si parte
Verso Settentrion, quando gli Ebrei
Vedevan lui verso la calda parte.

Ma se a te piace, volentier saprei

Quanto avemo ad andar, chè il poggio sale
Più che salir non posson gli occhi miei.

Ed egli a me: Questa montagna è tale,

Che sempre al cominciar di sotto è grave:

65. Bar. più presso.-70. Ros. ambedue. Bar. ambidue. Ros. Bar. Altri ond'è la strada.

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74. Nid.

72. Bar. Cr. Che mal ne. Che

mal la. La qual non. I più che mal non. 75. Ros. abada. 78. Ros. il mio. 82. Ald. cagion. 85. Antald. Ma se ti piace.

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