Dell' evidenza dantesca studiata nelle metafore, nelle similitudini e ne' simboli: memoria del Sig. Avv. Prof. Giovanni Franciosi letta nelle adunanze 18 gennajo e 22 febbrajo 1872

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1872 - 206 pages
 

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Page 122 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte, che le cose ci nasconde. Che per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli sono aggrati; Previene '1 tempo in su 1...
Page 13 - Frate, Lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 14 - A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete, e quella cria La mente in voi, che il ciel non ha in sua cura.
Page 14 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 67 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 129 - Però ch' io sono il suo fedel Bernardo. Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, Che per l'antica fama non si sazia, Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio Gesù Cristo, Dio verace, Or fu si fatta la sembianza vostra?
Page 126 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Page 115 - Così si veggion qui diritte e torte, Veloci e tarde, rinnovando vista, Le minuzie de...
Page 108 - Come al nome di Tisbe aperse il ciglio Piramo in su la morte, e riguardolla, Allor che il gelso diventò vermiglio; Così, la mia durezza fatta solla, Mi volsi al savio duca, udendo il nome Che nella mente sempre mi rampolla; Ond'ei crollò la fronte, e disse: "Come! Volemci star di qua?
Page 90 - ... 1 solecchio, che del soverchio visibile lima. Come quando drill' acqua o dallo specchio salta lo raggio all' opposita parte, salendo su per lo modo parecchio a quel che scende, e tanto si diparte dal cader della pietra in igual tratta...

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