Le stanze, L'Orfeo e Le rime di Messer Angelo Ambrogini PolizianoN. Zanichelli, 1912 - 830 pages |
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68 e st A. D. S. Volg alcune amanti Amor Angelo Poliziano antichi Aristeo avea Bacco bella belleza Bocc Canti carn Canz Canzoni a ballo Carducci certo ch'io Ché chigiano ciel codd codice Comino contento correz credo crudel d'amore Dante dice ditirambo dolce donna Driadi ediz edizione Esiodo Euridice fior fiorentina Firenze Fornaciari fugge fussi gentil giostra Giove gran Iulio l'ediz l'erba l'Orfeo latini laur legge lezione lieta Lorenzo Maggi Medici Menadi mente messer Angelo Mglb Mopso morte ninfa occhi Orfeo ottava Ovid Parma parole Pasitea Petr Petrarca petto Piangete pianto Pier Montanaro pietà PLUTONE poesia poeta Poggiali POLITIANUS popolo Pulci ricc rice Rigoli rime ristampa rose sanza secolo sente signor Silv Silvestri Simb sonetti stampe Stanze strambotti Teocr toscana vanz Vanzolini vecchie st vede veggo versi Virg vuol ziano zione
Popular passages
Page 304 - Trema la mammoletta verginella con occhi bassi, onesta e vergognosa; ma vie più lieta, più ridente e bella, ardisce aprire il seno al sol la rosa...
Page 300 - Né mai le chiome del giardino eterno tenera brina o fresca neve imbianca; ivi non osa entrar ghiacciato verno, non vento o l'erbe o gli arbuscelli stanca; ivi non volgon gli anni il lor quaderno; ma lieta Primavera mai non manca, ch'e suoi crin biondi e crespi all'aura spiega, e mille fiori in ghirlandetta lega.
Page 242 - Boccaccio ; e che nella lingua non si debba ancor credere al Poliziano , a Lorenzo de' Medici, a Francesco Diaceto, e ad alcuni altri che pur sono Toscani, e forse di non minor dottrina e giudicio che si fosse il Petrarca e '1 Boccaccio.
Page 274 - Rompe la via dove più il bosco è folto Per trar di macchia la bestia crucciosa, Con verde ramo intorno al capo avvolto, Con la chioma arruffata e polverosa, E d'onesto sudor bagnato il volto. Ivi consiglio a sua bella vendetta Prese Amor che ben loco e tempo aspetta...
Page 280 - Candida è ella, e candida la vesta, ma pur di rose e fior dipinta e d'erba: lo inanellato crin dell'aurea testa scende in la fronte umilmente superba. Ridegli attorno tutta la foresta, e quanto può sue cure disacerba. Nell'atto regalmente è mansueta; e pur col ciglio le tempeste acqueta.
Page 386 - ... superi soggiorna, ognun convien che cerchi queste strade: questo è de' nostri passi estremo segno : poi tenete di noi più lungo regno. Così la ninfa mia per voi si serba, quando sua morte gli darà natura. Or la tenera vite e l'uva acerba tagliata avete con la falce dura.
Page 605 - La notte è lunga a chi non può dormire, Ma ancora è breve a chi contento giace: Se '1 giorno è grande a chi vive in sospire, Presto trapassa a chi...
Page 361 - E pareami vedere il sole oscurare si, che le stelle si mostravano d' un colore , che mi facea giudicare che piangessero: e parevami che gli uccelli volando cadessero morti , e che fossero grandissimi terremoti. E maravigliandomi in cotale fantasia , e paventando assai, immaginai alcuno amico, che mi venisse a dire : Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo.
Page 332 - Quasi in un tratto vista, amata e tolta dal fero Fiuto Proserpina pare sovra un gran carro, e la sua chioma sciolta a' zefiri amorosi ventilare; la bianca vesta in un bel grembo accolta sembra i còlti fioretti giù versare; lei si percuote il petto, e 'n vista piagne, or la madre chiamando, or le compagne.
Page 262 - Quanto è più dolce, quanto è più sicuro seguir le fere fuggitive in caccia fra boschi antichi fuor di fossa o muro, e spiar lor covil per lunga traccia! Veder la valle e '1 colle e l'aer puro, l'erbe e' fior, l'acqua viva chiara e ghiaccia!