Saggio su DanteTip. Popolare, 1886 - 128 pages |
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adunque allegorica altrui amore antichi anzi beatitudine Beatrice Bibbia Boccaccio Brunetto Latini buon Cacciaguida canto canto sesto carattere Carlo Magno casa di Dante ch'io Chanson de Roland chè chiama ciascuno cielo colla Comedia Conv coscienza credo cuore d'amore d'ogni Dante dantesca dice divina dolce donna reale Ecco esso eterna famiglia Feltro Firenze foce fondo forma frutto Gemma Gemma Donati genti gentile giova giovanili giudicio giustizia giusto grazia guida insegna l'uomo lascia legge lode luce lucerna del mondo lume lupa maggior meglio mente missione mito morale morde morso nome Nova opera padre Paradiso parla parole pastorale pastore patria peltro Poeta popolo profetato propria Purg Purgatorio quei ragione riconosce ricordi ritorna sacro poema saggio sarà scritto scrive sente serve simbolo Simon Mago sogno spirito stella storico studio trova Uguccione della Faggiuola umano uomo vedere veltri di Cristo vendetta vero verrà versi Virgilio virtù vuol
Popular passages
Page 61 - Nimico ai lupi che gli danno guerra; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello...
Page 33 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Page 34 - Surge ai mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giunge con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Page 91 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 88 - Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente: e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio pria saetta.
Page 76 - Sì che ogni parte ad ogni parte splende. Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente e d'uno in altro sangue, Oltre la difension de...
Page 36 - Ed egli a me : Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m'accorsi nella vita bella. E s'io non fossi sì per tempo morto, Veggendo il cielo a te così benigno, Dato t'avrei all'opera conforto.
Page 63 - O Simon mago, o miseri seguaci, Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, e voi, rapaci, Per oro e per argento adulterate; Or convien che per voi suoni la tromba, Però che nella terza bolgia state.
Page 66 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Page 70 - Da' concetti mortali, alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi ; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.