Versione ed autografo di Giacomo Leopardi sul libro secondo della Eneide

Front Cover
Tipografia tuscolana, 1882 - 129 pages
 

Selected pages

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 20 - Riceverà per mia parte dal sig. Stella, miserabilissimo dono, la mia traduzione del secondo libro della Eneide, anzi non dono, ma argomento di riso al traduttore della Iliade primo in Europa, e al grande amico del grande Annibal Caro.
Page 60 - Opera assai tediosa a fare, ma che può essere quasi un altro comento; perché infiniti sono i luoghi del Petrarca e degli altri antichi, che punteggiati scarsamente o soverchiamente o male, appena si possono intendere, e punteggiati avvedutamente e con misura, diventano chiarissimi.
Page 37 - Qual è quel toro che si slaccia in quella c'ha ricevuto già '1 colpo mortale...
Page 35 - Ille simul manibus tendit divellere nodos, Perfusus sanie vittas atroque veneno; Clamores simul horrendos ad sidera tollit : Quales mugitus, fugit quum saucius aram Taurus, et incertam excussit cervice securim.
Page 39 - Da quell'Ettor, che ritornò vestito De le spoglie d'Achille e rilucente Del foco, ond'arse il gran navile argolico. Squallida avea la barba, orrido il crine E rappreso di sangue, il petto lacero Di quante unqua ferite al patrio muro Ebbe d'attorno.
Page 11 - È un anno e mezzo che io quasi senza avvedermene mi son dato alle lettere belle che prima non curava, e tutte le cose mie che Ella ha vedute ed altre che non ha vedute sono state fatte...
Page 39 - Delle spoglie d'Achille, e rilucente Del foco ond'arse il gran navile argolico. Squallida avea la barba, orrido il crine E rappreso di sangue, il petto lacero Di quante unqua ferite al patrio muro Ebbe d'intorno. E mi...
Page 88 - Polycletos et Parrhasios fuisse? Honos alit artes, omnesque incenduntur ad studia gloria ; jacentque ea semper, quae apud quosque improbantur. Summam eruditionem Graeci sitam censebant in nervorum vocumque cantibus. Igitur et Epaminondas, princeps, meo judicio, Graeciae, fidibus praeclare cecinisse dicitur ; Themistoclesque aliquot ante annis, quum in epulis recusaret lyram, est habitus indoctior.
Page 80 - S' indorava la notte al divin lume, Che spargea scintillando il volto fuori. Tale il Sol nelle nubi ha per costume Spiegar dopo la pioggia i bei colori : Tal suoi fendendo il liquido sereno, Stella cader della gran madre in seno. LXIII. Ma giunto ove la schiera empia infernale II furor de...
Page 26 - Ma principalmente, e forse prima che alle altre cose, pensò allo stile; poiché assai di travaglio daragli il comporre e ordinare la materia; senza che lo tenga sollecito e incerto il colorirla. Non riescirò a nulla di buono se non mi preparo lo stile per un poema. Sinora ho fatto sonetti, commedie, lettere, libretti, traduzioni di prosatori greci: tutto questo non fa nulla al mio intento.

Bibliographic information