Sopra la vita, le opere, ed il sapere di Guido d'Arezzo. Si è aggiunta una novella edizione de'versi latini sopra i pesi e le misure de'Romani di Q. Rennio Fannio Palemore [or, more probably, Priscianus]. |
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Popular passages
Page 189 - Franciscam, excepto quod tremulas vel vinnolas sive collisibiles vel secabiles voces in cantu non poterant perfecte exprimere Franci, naturali voce barbarica frangentes in gutture voces potius quam exprimentes.
Page 29 - Che dentro agli occhi suoi ardeva un riso Tal, ch' io pensai co' miei toccar lo fondo Della mia grazia, e del mio Paradiso. Indi a udire ea veder giocondo Giunse lo spirto al suo principio cose, Ch...
Page 24 - Ad una, a due, a tre, e 1' altre stanno Timidette atterrando 1' occhio e il muso; E ciò che fa la prima, e 1' altre fanno, Addossandosi a lei s...
Page 25 - Tasso ; delle quali ad ogni modo, com'ella disse per altre sue, resteranno appo molti sempre diverse l'opinioni, essendo queste cose probabili e dialettiche, e senza certa definizione, E vedrallo VS in esso medesimo Infarinato, il quale in altre sue scritture, dove da senno favellerà di cose di poesia, sarà in molte cose contrario a quelle che avrà detto per ragion di disputa, sostenendo i detti dell'Accademia.
Page 186 - Hujus modulationis dulcedinem inter alias Europae gentes Germani seu Galli discere crebroque rediscere insigniter potuerunt, incorruptam vero tam levitate animi, quia nonnulla de proprio Gregorianis cantibus miscuerunt, quam feritate quoque naturali, servare minime potuerunt.
Page 172 - ... que notre langue sera celle de la vérité, si jamais elle revient sur la terre; et que la grecque, la latine et les autres seront les langues de la fable et du mensonge. Le français est fait pour instruire, éclairer et convaincre; le grec, le latin, l'italien, l'anglais, pour persuader, émouvoir et tromper : parlez grec, latin, italien au peuple; mais parlez français au sage.
Page 216 - Tandem affuit divina gratia, et quidam eorum imitatione chordae ex nostrarum notarum usu exercitati ante unius mensis spatium invisos et inauditos cantus ita primo intuitu indubitanter cantabant, ut maximum plurimis spectaculum praeberetur; quod tamen qui non potest facere, nescio qua fronte se musicum vel cantorem audeat dicere.
Page 218 - I ani , contuli gratiam , ut quos ego et omnes ante me summa cum difficultate ecclesiasticos cantus didicimus, ipsos posteri summa cum facilitate discentes, mihi et tibi ac reliquis adiutoribus meis aeternam optent salutem , f aciatque permisericordiam Dei peccatorumnostrorum remissionem, vel modica tantorum ex charitate oratio.
Page 238 - Terna duae sesclae pars est eademque duella; » quarta siclus vel sicilicus vel denique sicel. » Sextula sexta modo solet et modo sescla vocari.