Il paradiso di DanteL. Niccolai, 1888 - 430 pages |
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Adamo affetto alcun amore angeli anime avea beatitudine Beatrice Bellincion Berti bontà buon Cacciaguida canto carità Carlo Martello celeste cerchio ch'a ch'egli ch'io Chè Chiesa cielo colui contemplazione convien corpo creato creatura credere cristiana Cristo Dante dell'aquila desiderio disio divina dolce domanda donna dubbio Empireo eterna favella fece fede fiamma figlio Firenze fulgore fûr giro Giustiniano giustizia gloria gran grazia incomincia intorno l'altro l'amore l'anima l'aquila l'uno l'uomo lascia letizia lieta luce lucente lume luminoso luna maggior Maria mente mondo mortali mostra muove natura nuova occhi padre Paradiso parlare parole Piccarda Platone poeta Poscia pria pure quinci quivi raggio ragione Rifeo rivela salire San Bernardo San Giovanni San Iacopo San Pier Damiano San Pietro San Tommaso santo segno sente sfera spera spiriti beati Spirito Santo splendore stella terra Tito imperatore tosto Traiano trova umana vede veder veggio vêr Vergine vero vidi virtù viso vista viva
Popular passages
Page 177 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi che stavan sicuri, E pare stella che tramuti loco, Se non che dalla parte onde s...
Page 388 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s'- adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 414 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Così è germinato questo fiore. Qui sei a noi meridiana face Di caritade, e giuso, intra i mortali, Se
Page 381 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace ; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 183 - Fiorenza, dentro dalla cerchia antica, Ond'ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona : Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura: Non avea case di famiglia vote; Non v...
Page 5 - Surge ai mortali per diverse foci la lucerna del mondo; ma da quella che quattro cerchi giugne con tre croci, con miglior corso e con migliore stella esce congiunta, e la mondana cera più a suo modo tempera e suggella.
Page 14 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 391 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Page 214 - Ho io appreso quel che, s' io ridico, A molti fia savor di forte agrume; E s' io al vero son timido amico , Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico. La luce in che rideva il mio tesoro Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d...
Page 184 - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.