Dante Alighieri: conferenza letta nel teatro sociale di Latisana a beneficio del monumento in TrentoTip. "Patria del Friuli", 1890 - 34 pages |
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Dante Alighieri: Conferenza Letta Nel Teatro Sociale di Latisana a Beneficio ... Virgilio Tavani No preview available - 2018 |
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Popular passages
Page 20 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 14 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Page 20 - 1 viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante , Questi , che mai da me non fia diviso , La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse; Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 18 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte : Caina attende chi a vita ci spense.
Page 30 - ... uso e la memoria. La Repubblica ordinava ad Arnolfo il disegno di Santa Maria del Fiore con queste parole: « Attesoché •la somma prudenza di un popolo di origine grande sia di procedere negli affari suoi di modo, che dalle operazioni esteriori si riconosca non meno il savio che magnanimo suo operare: si ordina ad Arnolfo...
Page 13 - Ma fu' io sol colà, dove sofferto Fu per ciascun di torre via Fiorenza, Colui, che la difesi a viso aperto. Dch se riposi mai vostra semenza, Prega' io lui, solvetemi quel nodo, Che qui ha inviluppata mia sentenza.
Page 17 - La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina ; Voltando e percotendo li molesta.
Page 21 - Questi, che mai da me non iia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che 1' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni men così com' io morisse; E caddi, come corpo morto cade.
Page 12 - Restato m'era, non mutò aspetto, Né mosse collo, né piegò sua costa: E se, continuando al primo detto, 4 Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più, che questo letto.
Page 31 - ... le cose del Comune, se il concetto non è di farle corrispondenti ad un cuore che vien fatto grandissimo...