Parnaso italiano: Dante Alighieri. t. 2A. Zatta e figli, 1784 |
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addiettivo alcuno amore anima appreſſo aſſai avea Barbagia Beati Beatrice buon cagione CANTO CANTO SESTO carro ch'a ch'è ch'io che'l chiama Dante ciel colui coſta coſtui defiderio deſtro dicea Dicendo dietro diffe dimanda dinanzi diſio diſſe dolce donna dritta duca effer Equatore Ercolano Eremo di Camaldoli eſſa eſſer eſſo Eunoè farſi fece figliuolo figuratamente finiſtra fiume foſſe fummo gente giuſto grido guarda innanzi l'altro l'un lagrime lume luogo maraviglia meſſo monte noftra noſtro occhi occhj omai ovra Papa Bonifacio VIII parea parole paſſi paſſo piangendo pianta picciola piè poco poeta poscia poſſa poſto prego preſſo pria quaſi queſta quinci Quivi raggi rima rispose ruota s'io santa sanza ſecondo ſia ſono ſopra sovra spirto ſtar ſtato ſtava Stazio ſtelle ſteſſo ſtrada ſuo ſuoi suso terra teſta toſto veder vedi veggio venir verſo vidi Virgilio virtù viſta viſte
Popular passages
Page 170 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U
Page 192 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 169 - Vedi l' erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sè produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli, Che lagrimando a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, nè mio cenno. Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno; Perch' io te sopra te corono e mitrio.
Page 124 - O Signor mio, quando sarò io lieto A veder la vendetta, che, nascosa, Fa dolce l...
Page 109 - Che è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...
Page 186 - Volsimi alla sinistra col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma. Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio: Men che dramma Di sangue m' è rimasa che non tremi ; Conosco i segni dell
Page 39 - Vieni a veder la tua Roma che piagne, Vedova, sola, e di e notte chiama: Cesare mio, perché non m'accompagne? Vieni a veder la gente quanto s'ama; E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. E se licito m' è, o sommo Giove, Che fosti in terra per noi crucifisso, Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
Page 185 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori...
Page 17 - Se nuova legge non ti toglie Memoria o uso all'amoroso canto, Che mi solca quetar tutte mie voglie; Di ciò ti piaccia consolare alquanto L'anima mia, che con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto.
Page 169 - 1 grado superno , In me ficcò Virgilio gli occhi suoi, E disse : il temporal fuoco e l' eterno Veduto hai, figlio, e se' venuto in parte Ov' io per me più oltre non discerno. Tratto t' ho qui con ingegno e con arte : Lo tuo piacere omai prendi per duce : Fuor se...