La commediaF. Le Monnier, 1863 - 855 pages |
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alcun allora altra amore anime antichi aspetto avea beati Beatrice bella buon Canto cerchio certo ch'io chè chiama ciascun cielo colla color colui cominciò corpo credo Cristo Dante dice dietro dire disse divina dolce Donna Duca eran esso eterno face fare fece figlio forma gente giro grado gran grazia guarda Guido Intendi intorno l'altro l'anima l'uno lascia legge luce lume luna lungo luogo Maestro maggior male mano Maria mente mezzo mondo monte morte natura nome nuovo occhi opera padre pare parlare parole passo pensa pieno poco Poeta porta possa potere prende presso principio proprio punto quei quivi raggi ragione salire santo sarà segno seguito senso senti spiriti stelle terra testa torna trova umana uomo veder Vedi venire vero verso vidi Virgilio virtù viso vista viva voglia volere volta volte vuol
Popular passages
Page 361 - L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Page 4 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 489 - Avete il vecchio e il nuovo Testamento, E il pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento. Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte, Sì che il Giudeo tra voi di voi non rida.
Page 581 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno ; Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso, in che si specchia, Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Page 582 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 78 - Tal, ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual' è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto, o per sostegno manco ; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch...
Page 180 - Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte l' acque; Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù , com' altrui piacque, Infin che
Page 424 - Io vidi già nel cominciar del giorno la parte orientai tutta rosata, e l'altro ciel di bel sereno adorno; e la faccia del sol nascere ombrata, sì che, per temperanza di vapori, l'occhio la sostenea lunga fiata: così dentro una...
Page 239 - Da questa parte cadde giù dal cielo: E la terra che pria di qua si sporse, Per paura di lui fe...
Page 104 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde.