Vita di Benvenuto Cellini, orefice e scultore fiorentino, Volume 1Presso Guglielmo Piatti, 1829 |
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alcuni altre edizioni amico Ammirato Lib anco andai appresso assai avea avendo avessi Bachiacca bella bellissime Benedetto Varchi Benvenuto Cellini bottega buon Buonarroti Caradosso Cardinale Carpani casa cavallo certo ch'io chè chiamato Ciaccon Clemente VII Cocchi Crusca danari dicendo dipoi disegno dissi domandava Duca Alessandro erano essendo esso faceva fare fece figliuolo Fiorentini Firenze Firenzuola Francesco fratello fussi giorno Giovanni Giovanni Gaddi gran grandissimo Iddio infra innanzi insino istesso Jacopo Salviati lavorare leggevasi Leon X lettera lezione Lucagnolo Luigi Pulci luogo Maestro mandò mano maraviglioso Masaccio medaglia medesimo Medici messi Michelagnolo Milanese opere Orazio Baglioni orefice Oreficeria padre Pantasilea Papa Clemente parlare parole passo Perseo Piero Piffero pigliare pittore poco Poirot poteva preso pubblicata pure quivi riportata rispose Salamanca scrittori scudi scultore Signor tale testo trovare uomini uomo usato valente Varchi Vasari Vol vaso veduto venne venuto virtù virtuoso voglio volse
Popular passages
Page 170 - Inginocchiatomi, lo pregai che mi ribenedissi dell'omicidio, e d'altri che io ne avevo fatti in quel Castello in servizio della Chiesa. Alla qual cosa il Papa, alzato le mane e fattomi un patente crocione sopra la mia figura, mi disse che mi benediva...
Page xlvii - Io vorrei anzi rompermi la mia gamba di legno, che lasciar passare l'opportunità di tornar a dire che noi non abbiamo alcun libro nella nostra lingua tanto dilettevole a leggersi quanto la Vita di quel Benvenuto Cellini scritta da lui medesimo nel puro e pretto parlare della plebe fiorentina. Quel Cellini dipinse quivi sé stesso con sommissima ingenuità, e tal quale si sentiva di essere: vale a dire bravissimo nell'arti del disegno e adoratore di esse non meno che de...
Page xlviii - Si dipinse, dico, come sentiva d'essere, cioè animoso come un granatiere francese, vendicativo come una vipera, superstizioso in sommo grado, e pieno di bizzarria e di capricci; galante in un crocchio...
Page xlix - ... suoi tempi, e specialmente delle corti di Roma, di Firenze e di Parigi ; e ne parla minutamente di molte persone già a noi note d'altronde, come a dire d'alcuni famosi papi, di Francesco primo, del contestabile di Borbone, di madama d'Etampes e d'altri personaggi mentovati spesso nelle storie di que...
Page xlviii - Eppure quella strana pittura di se stesso riesce piacevolissima a' leggitori, perché si vede chiaro che non è fatta a studio, ma che è dettata da una fantasia infuocata e rapida, e ch'egli ha prima scritto che pensato; e il diletto che ne da mi pare che sia un po...
Page xlvii - ... accingersi a scrivere, presto vedrebbero che il formarsi uno stile buono non è quella gran montagna da inghiottire che i retori balordi ei grammaticuzzi assicurano, e presto vedrebbero come la natura sa al primo cenno correre in aiuto di chi la chiama, senza farsi chiamare due volte; come corse ad aiutare quel Cellini, che sempre la invocò divotamente, e che, quantunque ignorante e plebeo, pure fu da lei reso il meglio maestro di stile che s'abbia l'Italia.
Page 359 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave , 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi anime prave: Non isperate mai veder lo cielo. 85 I' vegno per menarvi all' altra riva , Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Page 154 - Da poi che voi mi avete menato qui, gli è forza fare qualche atto da uomo; e volto il mio archibuso dove io vedevo un gruppo di battaglia più folta e più serrata, posi la mira...
Page li - Costui è specialmente mirabile nel dipingere al vivo con pochi tratti i caratteri , gli affetti , le fisonomie , i moti ei vezzi delle persone. Qui giova avvertir di passaggio , che fra gli autori italiani del Cinquecento risplende ordinariamente più filosofia nelle opere degli eccellenti artisti , che in quelle de...
Page 12 - In questo gli venne veduto un paro di forbicine; cosi, lusingandomi, gli tagliò la coda e le bocche. Di poi che lui fu sicuro del gran male, lo prese per buono aurio.