Storia di Rimini, Volume 3

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Tipi Orfanelli e Grandi, 1862
 

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Popular passages

Page 268 - Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 267 - 1 Poeta mi disse : " Che pense? ' Quando risposi, cominciai : " Oh lasso! Quanti dolci pensier, quanto disio Menò costoro al doloroso passo ! " Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : " Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi : al tempo de' dolci sospiri, A che, e come concedette Amore Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 266 - Poscia ch' io ebbi il mio dottore udito Nomar le donne antiche ei cavalieri, Pietà mi giunse, e fui quasi smarrito. Io cominciai : Poeta, volentieri Parlerei a quei due, che insieme vanno, E paion sì al vento esser leggieri. Ed egli a me : Vedrai, quando saranno Più presso a noi ; e tu allor li prega Per quell' amor che i mena; e quei verranno. Sì tosto come il vento a noi li piega, Mossi la voce : O anime affannate, Venite a noi parlar, s
Page 268 - Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria; e ciò sa '1 tuo dottore.
Page 191 - Romagna tua non è, e non fu mai, sanza guerra ne' cuor de" suoi tiranni; ma 'n palese nessuna or vi lasciai. Ravenna sta come stata è molt'anni: l'aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co
Page 267 - ... hai pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a vui, mentre che il vento, come fa, si tace. Siede la terra, dove nata fui su la marina dove il Po discende per aver pace co
Page 270 - Francesca, fu in quel punto menato ali' uscio della camera, nella quale non potendo entrare, che serrata era dentro, chiamò di fuora la donna, e die di petto nell' uscio; perché da madonna Francesca e da Polo conosciuto, credendo Polo, per fuggire subitamente per una cateratta, per la quale di quella camera si scendea in un...
Page 268 - Lancilotto, come amor lo strinse; soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso: ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 271 - Gianni, il quale avea già alzato il braccio con lo stocco in mano, e tutto si gravava sopra il colpo; avvenne quello che egli non avrebbe voluto, cioè che prima passò lo stocco il petto della donna, che egli aggiugnesse a Polo.
Page 269 - Voi dovete sapere chi è vostra figliuola, e quanto eli1 è d'altiero animo: e, se ella vede Gianciotto, avanti che il matrimonio sia perfetto, né voi né altri potrà mai fare che ella il voglia per marito. E perciò, quando vi paia, a me parrebbe di doverne tener questo modo: che qui non venisse Gianciotto ad isposarla, ma venisseci un de' frategli, il quale come suo procuratore la sposasse in nome di Gianciotto.

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