(Alcune norme a un proficuo studio di Dante.]: Prolusione alla cattedra dantesca nell'Istituto leoniano di alta letteratura in Roma, per l'anno scolastico 1906-19071907 - 24 pages |
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affermazioni allegoria ALTA LETTERATURA amore ANNO XXII argomenti attesta Virgilio audiverunt Autore beatitudinem Beatrice Boccaccio CAMBRIDGE Cantica Carlo Witte CATTEDRA DANTESCA NELL'ISTITUTO certe Chiesa Cielo Commedia Conv cotal disordine credenti in Cristo cristiana D'AURIA Via Tribunali Dante Allighieri DANTESCA NELL'ISTITUTO LEONIANO dantisti degno dell'Allighieri discendi ardor discipline divino Poeta dummodo illa sequamur egregii alunni Epistola a Congrande eterna fede Filosofia GIACOMO POLETTO grandezza HARVARD COLLEGE intendere Omero ipsum l'anima LEONIANO DI ALTA letizia libertà lighieri maestro mente MONS NAPOLI TIPOGRAFIA EDITRICE Opere di Dante Padova Paradiso Paradisum parola d'un uomo parrebbe vero pelago pensate poco presti culto PROFICUO STUDIO PROLUSIONE ALLA CATTEDRA Purg quam quod Religione riverenti sacro Poema scienza scrisse scrittore secolo in qua secundum virtutes sentimento soggettivismi spirituale studi danteschi studio di Dante sublima Taine Teologia teste dei giovani TIPOGRAFIA EDITRICE PONTIFICIA Tommaseo tratto ubi nihil verità
Popular passages
Page 9 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 20 - Noi siamo usciti fore del maggior corpo al ciel ch'è pura luce: luce intellettual, piena d'amore; amor di vero ben, pien di letizia; letizia che trascende ogni dolzore.
Page 19 - Silenzio pose a quella dolce lira, E fece, quietar le sante corde, Che la destra del cielo allenta e tira. Come saranno a' giusti prieghi sorde Quelle sustanzie, che per darmi voglia, Ch' io le pregassi, a tacer fur concorde?
Page 9 - Perdi' egl' incontra che più volte piega L'opinion corrente in falsa parte, E poi l'affetto lo intelletto lega. Vie più che indarno da riva si parte, Perché non torna tal qual ei si muove. Chi pesca per lo vero e non ha l'arte...
Page 19 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti , Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti; Ed a colui che l'ha quassù condotto, Li prieghi miei, piangendo, furon pòrti.
Page 8 - Àqninate questo o quel concetto da ravvisare poi nella Commedia, è la cosa più facile di questo mondo ! Di qui la selva selvaggia delle interpretazioni arbitrarie, nelle quali ci si sperde, se non si abbiano criteri di rettivi
Page 16 - Dante senza la filosofia di quei vecchi non si possono intendere; e si vedrà insieme quella filosofia non essere tanto tenebrosa, quanto taluni vorrebbero dare a credere.
Page 14 - ... arte sua letteraria; avrete insomma un Dante e l'opera sua in tutta la loro nativa interezza, sapiente modo, se m'appongo, d'intendere l'uno e 1' altra ; perchè , come scrisse il Tommaseo (3) , « nelle opere della natura e dell'arte, come negli atti della vita d' un uomo e de' popoli , chi non riguarda all'intero, non può rottamente giudicare le parti , non i difetti discernere e scusare e apprendere ad evitarli ». In quanto poi agli strumenti , dei quali Dante si servì , beati voi che ,...
Page 15 - Necessario incremento al mio lavoro stimai dimostrare, in alcuna parte almeno, quanta luce verrebbe alla parola di Dante dal raffrontare a lei le dottrine del suo secolo, dico} la filosofia aristotelica e la cristiana, condensate, appurate e coordinate nell'alta mente di Tommaso d
Page 10 - Uuaquaeque res eo facilius et perfectius ad habitum et operationem disponitur, quo minus in ea est de contrarietate ad talem dispositionem : unde facilius et perfectius veniunt ad habitum philosophicte veritatis, qui nihil unquam audiverunt, quam qui audiverunt perversa, et falsis opinionibus imbuti sunt.