Il Palazzo del potestà; illustrazione storica di Giovan Battista Uccelli...

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Tipografia delle Murate, 1865 - 224 pages
 

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Popular passages

Page 208 - Questi fu grande letterato quasi in ogni scienza, tutto fosse laico; fu sommo poeta e filosafo, e rettorico perfetto tanto in dittare e versificare, come in aringa parlare nobilissimo dicitore, in rima sommo, col più pulito e bello stile che mai fosse in nostra lingua infino al suo tempo e più innanzi.
Page 207 - Vinegia in servigio de' signori da Polenta , con cui dimorava ; e in Ravenna dinanzi alla porta della chiesa maggiore fu seppellito a grande onore , in abito di poeta e di grande filosafo.
Page 208 - Dante era de' maggiori governatori della nostra città e di quella parte, bene che fosse guelfo ; e però sanza altra colpa colla detta parte bianca fu cacciato e sbandito di Firenze ; e andossene allo studio a Bologna, e poi a Parigi, e in più parti 15 del mondo.
Page 208 - Bene si dilettò in quella Commedia di garrire e sclamare a guisa di poeta, forse in parte più che non si convenia: ma forse il suo esilio gliele fece fare.
Page 208 - ... altamente come dire se ne possa, siccome per lo detto suo trattato si può vedere e intendere, chi è di sottile intelletto.
Page 207 - Firenze in età circa cinquantasei anni. Questo Dante fu onorevole e antico cittadino di Firenze di Porta San Piero e nostro vicino; e...
Page 106 - ... che ad alcuni, o per ordine suo o d'altri, furono gettate la notte arme in casa per le buche delle finestre delle volte, e poi il giorno accusati; e si fecero esecuzioni tanto terribili , che gli uomini non ardivano di tenere in casa non che gorbie, o tozzi, o...
Page 209 - ... e scienza e valore di tanto cittadino, ne pare che si convenga di dargli perpetua memoria in questa nostra cronica, con tutto che le sue nobili opere lasciateci in iscrittura facciano di lui vero testimonio e onorabile fama alla nostra cittade.
Page 208 - Arrigo, quand' era all' assedio di Brescia, riprendendolo della sua stanza, quasi profetizzando; la terza ai Cardinali italiani, quand' era la vacazione dopo la morte di papa Clemente, acciocché s' accordassono a eleggere Papa italiano; tutte in latino con alto dittato, e con eccellenti sentenzie e autoritadi, le quali furono molto commendate da
Page 209 - Monarchici , ove con alto latino trattò dell' officio del papa e degli imperadori. E cominciò uno commento sopra quattordici delle sopraddette sue canzoni morali volgarmente , il quale per la sopravvenuta morte non perfetto si trova, se non sopra le tre...

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