Opere. [With] Tavole, Volume 3

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Page 757 - ... abbiane formati gli ondeggianti contorni. Egli ha inseguito il serpente Pitone, contro di cui ha per la prima volta piegato l'arco, e col possente suo passo lo ha raggiunto e trafitto. Ben consapevole di sua possanza, porta il sublime suo sguardo quasi all'infinito ben al di là della sua vittoria.
Page 757 - Il complesso delle sue forme sollevasi sovra l'umana natura, e il suo atteggiamento mostra la grandezza divina che lo investe. Una primavera eterna, qual regna ne' beati Elisi, spande sulle virili forme d'un'età perfetta i tratti della piacevole gioventù, e sembra che una tenera morbidezza scherzi sull'altera struttura delle sue membra. Vola, o tu che ami i monumenti dell'arte, vola col tuo spirito fino alla regione delle bellezze incorporee, e diventa un creatore...
Page 757 - Una primavera eterna, qual regna ne' beati Elisi, spande sulle virili forme d'un'età perfetta i tratti della piacevole gioventù, e sembra che una tenera morbidezza scherzi sull'altera struttura delle sue membra. Vola, o tu che ami i monumenti dell'arte, vola col tuo spirito fino alla regione delle bellezze incorporee, e diventa un creatore di una natura celeste per riempire l'alma tua coll'idea d'un bello sovrumano, poiché in quella figura nulla v'è di mortale, nessun indizio si scorge dei bisogni...
Page 758 - Omero; ma nel volto del figlio tutte si veggono riunite le bellezze delle altre deità, come presso la Pandora. Egli ha di Giove la fronte gravida della dea della sapienza, e le sovracciglia che il voler supremo manifestan co...
Page 758 - Branco, in cui respirava la voluttà; la sua morbida chioma coll'olio degli dei pare unta, e simile a' teneri viticci, scherza quasi agitata da una dolce auretta intorno al divin suo capo, in cima a cui sembra con bella pompa dalle Grazie annodata.
Page 1053 - Nee multo plurium fama est, quorundam claritati in operibus eximiis obstante numero artificum, quoniam nee unus occupat gloriam, nee plures pariter nuncupari possunt, sicut in Laocoonte, qui est in Titi Imperatoris domo, opus omnibus et picturae et statuariae artis praeponendum. Ex uno lapide eum et liberos draconumque mirabiles nexus de consilii sententia fecere summi artifices, Agesander et "Polydorus et Athenodorus Rhodii.
Page 425 - ... corpora enim pingere et media rerum est quidem magni operis, sed in quo multi gloriam tulerint; extrema corporum facere et desinentis picturae modum includere, rarum in successu artis invenitur. "ambire enim se ipsa debet extremitas et sic desinere, ut promittat alia et post se ostendatque etiam quae occultat.
Page 488 - Aequalis eius fuit Aristides Thebanus. is omnium primus animum pinxit et sensus hominis expressit, quae vocant Graeci ethe, item perturbationes, durior paulo in coloribus.
Page 759 - Ma come potrò io ben dipingerla e descriverla! Avrei bisogno dell'arte medesima che mi desse consiglio, e guidasse la mia mano a perfezionar col tempo quelle prime linee che n'ho abbozzate.
Page 756 - ... dedicò nella Storia dell'arte presso gli antichi alcune ispirate pagine, di cui riportiamo qualche passo più utile per un confronto col giudizio del Milizia: * La statua dell'Apollo di Belvedere è la più sublime fra tutte le opere antiche, che fino a noi si sono conservate. Direbbesi che l'artista ha qui formata una statua puramente ideale, prendendo dalla materia quel solo che era necessario per esprimere il suo intento e renderlo visibile ... Il complesso delle sue forme sollevasi sovra...

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