The History of Tuscany: From the Earliest Era; Comprising an Account of the Revival of Letters, Sciences, and Arts, Interspersed with Essays on Important Literacy and Historical Subjects; Including Memoirs of the Family of the Medici, Volume 2

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Young, Black, and Young, 1826
 

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Popular passages

Page 161 - Un fracasso d' un suon pien di spavento, Per cui tremavano ambedue le sponde; Non altrimenti fatto che d'un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun rallento Li rami schianta, abbatte, e porta fuori: Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori.
Page 148 - 1 mio dimando, Risposi lui , voi non sareste ancora Dell' umana natura posto in bando : 82 Che in la mente m' è fitta , ed or m'accuora La cara buona imagine paterna Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora...
Page 162 - E perchè meno ammiri la parola, Guarda il calor del sol, che si fa vino Giunto all
Page 240 - Non è questa la patria in ch' io mi fido, Madre benigna e pia , Che copre l' uno e l' altro mio parente? Per Dio, questo la mente Talor vi mova , e con pietà guardate Le lagrime del popol doloroso, Che sol da voi riposo Dopo Dio spera ; e , pur che voi mostriate Segno alcun di pietate, Virtù...
Page 172 - Gentil mia donna, i' veggio Nel mover de' vostr' occhi un dolce lume, Che mi mostra la via ch. al ciel conduce ; E per lungo costume Dentro là dove sol con Amor seggio, Quasi visibilmente il cor traluce. Quest' é la vista ch
Page 160 - L' angel di Dio mi prese , e quel d' Inferno Gridava : o tu dal ciel, perchè mi privi? Tu te ne porti di costui l' eterno Per una lagrimetta che 'l mi toglie , Ma io farò dell' altro altro governo. Ben sai come nell' aer si raccoglie Quell' umido vapor che in acqua riede Tosto che sale dove 'l freddo il coglie.
Page 239 - ... mutum et turpe pecus, glandem atque cubilia propter unguibus et pugnis, dein fustibus atque ita porro pugnabant armis, quae post fabricaverat usus, donec verba, quibus voces sensusque notarent, nominaque invenere; dehinc absistere bello, oppida coeperunt munire et ponere leges, ne quis fur esset neu latro neu quis adulter.
Page 160 - Quando Giunone a sua ancella iube, 12 Nascendo di quel d'entro quel di fuori, A guisa del parlar di quella vaga, Che Amor consunse come il Sol vapori, 15 E fanno qui la gente esser presaga, Per lo patto che Dio con Noè pose, Del mondo che giammai più non s'allaga ; 18 Così di quelle sempiterne rose Volgeansi circa noi le due ghirlande, E sì l'estrema all'intima rispose.
Page 139 - Se il grondo avolo mio , che fu. il primiero Che il parlar sicilian giunse col nostro , Lassato avesse un...
Page 161 - I' una coli' altra formica > Forse a spiar lor via e lor fortuna. E altrove: Come di un stizzo verde 3 ch'arso sia DalV un de' lati } che daW altro geme , E cigola per vento che va via ,• Tal dalla scorza rotta esciva insieme , Parole } e sangue } ond...

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