Dante: in cui nome è un poema, il cui poema è la sintei di una civiltàTip. dell' "Unione arti grafiche", 1921 - 150 pages |
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Alichino allora altre anime di coloro Arrigo VII Bartolomeo della Scala Beati Beatrice bolgia Bonifacio VIII Cacciaguida cammino Canto Carlo di Valois cerchio chè Chiesa cielo città Convito Cristo Dante Alighieri Dante e Virgilio Dante guardò Dante parlò Dante rispose Dante vide dell'imperatore dell'Inferno demoni diavoli dice dinanzi Divina Commedia dolore domandò donna erano esilio eterna faccia fece fede fiamma figli fiorentini Firenze fuoco furono Ghibellini girone giustizia gridò Guelfi bianchi Guelfi neri Guido Novello l'altro l'angelo l'anima l'imperatore l'inferno l'Italia lasciò luogo mente Monarchia mondo montagna morte Neri nome occhi oltretomba pace papa papa Bonifacio VIII Paradiso passo patria pece piangere piedi poema Poeta politica popolo poteva pregò puniti Purgatorio quei peccatori quell'anima Quivi Ravenna regno salire sangue sapere secolo sentimento sesto speranza spirito stava Stazio stelle terra traditori troviamo udirono uomini vedere venire verso videro Virgilio visione vivo Vulgari Eloquentia
Popular passages
Page 124 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 139 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi, Sì che '1 sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, •* Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani ; Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Page 6 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Page 97 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 97 - Però non lagrimal : ne rispos' io Tutto quel giorno, ne la notte appresso, Infin che l' altro Sol nel mondo uscio. Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi : E quei, pensando eh...
Page 125 - U'ia prim' ombra gitta il santo monte; Non però dal lor esser dritto sparte Tanto che gli augelletti per le cime Lasciasser d'operare ogni lor arte: Ma con piena letizia l'ore prime, Cantando, ricevièno intra le foglie, Che tenevan bordone alle sue rime...
Page 138 - Vergine madre , figlia del tuo figlio , Umile ed alta più che creatura , Termine fisso d'eterno consiglio , Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì , che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Page 138 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 103 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e l'altre stanno / Timidette atterrando l'occhio e...
Page 107 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!