La Letteratura italiana nel secolo XIX: scuola liberale--scuola democratica

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A. Morano, 1902 - 581 pages
 

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Popular passages

Page 34 - Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 123 - Lingua mortai non dice quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia! quale allor ci apparia la vita umana e il fato!
Page 35 - 1 mio destino iniquo e duro voi ch'io vi lasci, e non so in man di cui ; per questa bocca e per questi occhi giuro, per queste chiome onde allacciato fui, che disperato nel profondo oscuro vo...
Page 513 - Là piangeva una madre, e s'udia maledir il fecondo suo letto, mentre i figli di baci copria. Qui toglieva si un'altra dal petto il lattante, e fermando il cammino, con istrano delirio d'affetto, si calava al ruscello vicino, vi bagnava per l'ultima volta nelle patrie fontane il bambino. E chi un ramo, un cespuglio, chi svolta dalle patrie campagne traea una zolla nel pugno raccolta.
Page 520 - A' bei soli, a' bei vigneti, contristati dalle lagrime che i tiranni fan versar, ei preferse i tetri abeti, le sue nebbie ed i perpetui aquiloni del suo mar.
Page 20 - D'un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a gigli sarian miste viole : E gli occhi al cielo affisa; e in lei converso Sembra per la pietate il cielo e...
Page 498 - Spegniti, luce mia, spegniti in perpetuo. Muori, muori sepolta nella notte e nell'orrore! No, non ha misericordia Iddio. Ahi me misera! misera!
Page 515 - S'ode a destra uno squillo di tromba; A sinistra risponde uno squillo: D'ambo i lati calpesto rimbomba Da cavalli e da fanti il terren. Quinci spunta per l'aria un vessillo; Quindi un altro s'avanza spiegato: Ecco appare un drappello schierato; Ecco un altro che incontro gli vien. Già di mezzo sparito è il terreno; Già le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir.
Page 437 - ... altre, ma che sono pur elementi dai quali si creano le nazioni : grande davvero, poiché la sciagura non ha potuto abbatterlo e togliergli la speranza? Non v' è sorto dentro un pensiero: traggi, come Dio dal caos, un mondo da questi elementi dispersi; riunisci le membra sparte e pronuncia — è mia tutta, e felice — tu sarai grande siccome è Dio creatore, e venti milioni d'uomini esclameranno — Dio è nel cielo e Carlo Alberto sulla terra — ? Sire!
Page 498 - Quand'ecco, trap, trap, trap, un calpestio al di fuori come una zampa di destriero; e strepitante nell'armatura smontare agli scalini del verone un cavaliere. E tin, tin, tin, ecco sfrenarsi pian piano la campanella dell'uscio; e da traverso l'uscio venire queste distinte parole: — Su su! Apri, o mia cara, apri. Dormi tu, amor mio, o sei desta? Che intenzioni sono ancora le tue verso di me? Piangi o sei lieta?

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