Poesie di Ippolito Pindemonte ...Presso Niccolò Capurro, 1817 - 206 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alfin allor alma alme altrui Amatunta amico amor Anglia Anglo arde Aristo Aronte assalto al ciel aura balza bella bianco biasmo bosco bruna canto caro caro sposo cetra ch'io ciel ciglia Cintia Cleandro cocchio colle crin d'ogni destrier diletto dolce donna Ecco Elvezia fanciulla favella Febèe fior foco fosco fronda fugge GASPARE LANDI gentil gioja giorno GIUSEPPE TORELLI gran gualchiera guance infide invan l'alma labbro lieta loco lode lume lungo madre meco mirar mirti molle Mondo mostra natío Ninfa nodrir notte notturno nube occhi ognor ond'è onda marina passo patria pensier pensoso petto piacer piagge pianto piè Pind Piozzi pria pupille raggio Riede s'io saggio sasso sguardo soave solitaria sonno sovra spesso Spirto sposo stanco suol suon talor Tamigi teco Temira torna tosto usignuol vago vede veder veggo veste vide vinta دو وو
Popular passages
Page 20 - Melanconia, Ninfa gentile, La vita mia Consegno a te. I tuoi piaceri Chi tiene a vile, Ai piacer veri Nato non è. O...
Page 83 - L'innocente seren de' tuoi bei giorni . Non che il Mondo ritorni A te quanto gli dai tu di dolcezza , Ch'egli stesso ben sa non poter tanto . Valle è questa di pianto , E gran danno qui spesso è gran bellezza , Qui dove perde agevolmente fama Qual più vaga si chiama , Come andrà l...
Page 21 - Non rimarrai No, tutta sola: Me ti vedrai Sempre vicin. Oh come è bello Quel di viola Tuo manto, e quello Sparso tuo crin ! Più dell' attorta Chioma e del manto, Che roseo porta La Dea d'Amor, E del vivace 3*?
Page 13 - Di levare a te lascio il guardo mio : O che in cammin notturno Per fosca ombrata sponda Vegga il tuo viso eburno Splender tra fronda e fronda, O sieda in riva di tranquillo fiume, Che l'onde sue rincrespi entro il tuo lume.
Page 87 - D'Italia, ea me l'antica arte ricorda , « Che si pensa oggi là della mia Musa ? Al casto suon della tua dolce corda, Fuor pochi eletti che fedel conserva Fanno di tue parole , Italia è sorda. Di quel tuo puro amor ride proterva, Stima la bella sua lingua , e sè poco , E il suo caro servir più ognor la snerva. Ma io non diedi a quel pcnsier mai loco, Che, qual descritto I' hai nelle tue rime, Divin non fosse ed innocente il foco.
Page 83 - Maestro io primo ti sarò d' affanno ? E per me impareranno Nuove angoscie i tuoi giorni, ed interrotti Sonni per me le tue tranquille notti? Contento d'involarti un qualche sguardo, E di serbar nell'alma i casti accenti, La sorte a farmi sventurato io sfido. Tu non conoscerai quel foco in che ardo, E mireran tuoi bruni occhi ridenti, Senza vederlo, il servo lor più fido. Che se or ti parlo, e grido La fiamma, di cui pieno il cor trabocca, Farlo nella natia lingua mi lice, Che non è ancor felice...
Page 73 - Sotto il vario color de' suoi costumi. O soggiorno fedel d' orsi e di lupi, Dure vetuste rupi, Del vostro aspro rigore Date, vi prego, a un core, Che diero a me tenero troppo i Numi, Date di quella neve anco, che suole Seder su voi così ostinata e salda, Da farme scorno al Sole, Che l' indora co
Page 38 - Dolce al villan richiamo , il fumo ascende, Dalla capanna , ove solerte madre A preparar la parca cena intende ; Mentre il fanciullo corre incontro , e al padre La faccia innalza , e le ginocchia prende , E arcani amor va balbettando...
Page 73 - Par che gli smorti fior , le torbid' onde Senso di duol secreto abbiano e spirto : Par quasi pianger l' aura entro le fronde Del Lauro consapevole , e del Mirto . È ver , che là vegg...
Page 83 - Io loderò; chè altrove Vidi tai cose, e ciò, di che altra s'orna, Non è quello che in te vagheggio e colo. Te stessa amo in te solo, Te dentro e fuor sol di te stessa adorna. La sola voce tua...