Opere di Giovanni Berchet: edite e inedite

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Pirotta e comp., 1863 - 456 pages
 

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Popular passages

Page 217 - ... popoli antichi. Altri interrogarono direttamente la natura: e la natura non dettò loro né pensieri né affetti antichi, ma sentimenti e massime moderne. Interrogarono la credenza del popolo, e n'ebbero in risposta i misteri della Religione cristiana, la storia di un Dio rigeneratore, la certezza di una vita avvenire, il timore di una eternità di pene. Interrogarono l'animo umano vivente: e quello non disse loro che cose sentite da loro stessi e da...
Page 145 - Su ! nell'irto, increscioso Alemanno, su ! Lombardi, puntate la spada : fate vostra la vostra contrada, questa bella che il ciel vi sortì. Vaghe figlie del fervido amore, chi nell'ora dei rischi è codardo più da voi non isperi uno sguardo, senza nozze consumi i suoi dì.
Page 102 - Ché un dì a lui, nell'aule algenti là lontan su l'onda baltica, dall'Italia andò un romor, d'oppressori e di frementi, di speranze e di dissidii, di tumulti annunziator. Ma confuso, ma fugace fu quel grido, e ratto a sperderlo la parola uscì dei re, che narrò composta in pace tutta Italia, ai troni immobili plauder lieta e giurar fé.
Page 113 - Va per la selva bruna Solingo il Trovator Domato dal rigor Della fortuna. La faccia sua sì bella La disfiorò il dolor ; La voce del cantor Non è più quella. Ardea nel suo segreto ; E i voti, i lai, 1' ardor Alla canzon d'amor Fidò indiscreto.
Page 126 - L'incumbenza mia, secondo l'obbligo che me ne impone l'arte, non è di rappresentargli un fatto storico quale precisamente fu, ma è solo di suscitare in lui qualche cosa di simile all'impressione, al sentimento, all'affetto che susciterebbe in lui la presenza reale di quel fatto. Quella qualche cosa di simile è risvegliata per mezzo d'immagini; e la convenienza di queste è determinata non dalla verità loro positiva, ma dalla maggiore attitudine in esse a produrre quella impressione, quel sentimento,...
Page 255 - Vorresti innamorarti del romanticismo ? « Questo voler dividere i lavori della poesia in due battaglioni, classico e romantico, sa dell'eretico; ed è appunto un trovato di eretici...
Page 60 - I fior più begli, i più bei frutti educa. Quivi la pompa de' suoi rami altero Spiega l'arancio ; e al caro olmo la vite Giovinetta si sposa ; e qui gli ulivi Inghirlandan le falde ampie de' monti, Al cui pendio di molta ombra cortesi Crescon i castagneti.
Page 207 - ... ch'ella trovi un artefice destro, ed è materia da cavarne ogni costrutto. Ma questa materia non istà tutta negli scaffali delle biblioteche. Ma non là solamente la vanno spolverando que' pochi cervelli acuti che non aspirano alla fama di messer lo Sonnifero.
Page ix - Perché noi ci proponiamo di conciliare e conciliamo infatti, non i leali coi falsi, ma tutti I sinceri amatori del vero. Già il pubblico si accorge che questa non è impresa di mercenari, ma di letterati, se non tutti di grido, tutti collegati per sostenere, finché è possibile, la dignità del nome Italiano.
Page 163 - II mattin farsi ammira Più rancio; e la salita Del sol piena sospira, Tanto che intorno ei veggasi Ribrulicar la vita, Oda il venir degli uomini, Voli dinanzi a lor. Tutta un sorriso è l'anima Di riversarsi ardente. Presago ei si consola Nelle accoglienze; e sente Che incontreria benevolo Fin anco lei che sola Sa pur di quale assenzio Deggia grondargli il cor. Eccolo, il sol? Frettevoli Pestan la guazza, e fuori A seminati, a vigne Traversano i coltori.

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